Buono fruttifero Buono fruttifero

Buono fruttifero indicizzato all’inflazione: ecco quanto paga

Esiste un buono fruttifero legato all’inflazione che permette di non vedere svalutato il valore dei propri risparmi. Vediamo il buon indicizzato all’inflazione.

Il Buono fruttifero postale indicizzato all’inflazione è uno strumento di investimento pensato per chi desidera proteggere il proprio potere di acquisto in un’economia segnata dall’inflazione sempre in crescita.

Con un rendimento legato all’andamento dell’inflazione italiana, questo buono permette agli investitori di far crescere i propri risparmi in modo che mantengano il loro valore reale nel tempo.

Il rendimento annuo lordo è fisso e crescente, il che significa che ogni anno il tasso di rendimento si incrementa, offrendo un ritorno più elevato nel lungo periodo. Inoltre, il capitale investito viene rivalutato annualmente in base all’inflazione, garantendo che il valore del risparmio non venga eroso dal caro vita.

L’investitore ha la flessibilità di chiedere il rimborso in qualsiasi momento, entro il termine di prescrizione, rendendo questo strumento altamente liquido e adatto a chi cerca un’alternativa sicura e facilmente accessibile.

Il rendimento annuo lordo a scadenza, pari al 0,60%, è integrato dalla rivalutazione dell’inflazione, offrendo così un ritorno che non solo rispetta il tasso fisso, ma tiene anche conto delle variazioni dell’inflazione, proteggendo il risparmiatore da eventuali aumenti dei prezzi.

Se l’obiettivo è quello di investire con un orizzonte temporale che può arrivare fino a 10 anni, il Buono indicizzato all’inflazione italiana si presenta come una scelta vantaggiosa per chi cerca stabilità e crescita del capitale in un periodo di incertezze economiche.

Buono fruttifero legato all’inflazione, le caratteristiche

Il Buono fruttifero postale è una soluzione ideale per chi desidera risparmiare in tranquillità, con la sicurezza di proteggere il proprio capitale dall’inflazione. Con una durata di 10 anni, questo strumento di investimento consente di preservare il valore di acquisto del denaro nel tempo, offrendo un rendimento fisso annuo lordo che può essere rivalutato in base all’andamento dell’inflazione italiana.

Un aspetto particolarmente vantaggioso è la flessibilità: puoi richiedere il rimborso del Buono in qualsiasi momento, entro il termine di prescrizione, e dopo 18 mesi dalla sottoscrizione avrai anche la possibilità di ricevere gli interessi maturati.

I Buoni fruttiferi postali sono privi di costi di sottoscrizione e di rimborso, eccetto gli oneri fiscali, e beneficiano di una tassazione agevolata sugli interessi, pari al 12,50%. Inoltre, sono esenti da imposta di successione, il che li rende particolarmente favorevoli anche per la pianificazione patrimoniale a lungo termine. Con zero spese e zero pensieri, il Buono fruttifero postale rappresenta una scelta sicura ed efficiente per chi cerca un investimento senza complicazioni.

Gli interessi dei buoni fruttiferi legati all’inflazione

I rendimenti del buono variano in base agli anni che gli stessi vengono detenuti e questi tassi di interesse vanno aggiunte le percentuali di inflazione che si registrano anno dopo anno.

Periodo di possessoTasso effettivo fisso annuo lordo di rendimento
1 anno0,00%
2 anni0,25%
3 anni0,28%
4 anni0,30%
5 anni0,33%
6 anni0,36%
7 anni0,41%
8 anni0,47%
9 anni0,53%
10 anni0,60%

Giusto per fare un esempio se negli anni passati qualcuno avesse scelto di investire in questi buoni fruttiferi, oltre al tasso di interesse sarebbe stata corrisposta anche la percentuale dell’inflazione che è stata:

  • nel 2024 allo 0,80%;
  • nel 2023 al 5,4%;
  • nel 2022 al 8,1%.

Investendo 10.000 euro nel 2022 e ritirando oggi le somme, l’importo ricevuto sarebbe stato:

  • 10.000 + 8,1% + 0,28% = 10.840 euro al 2022;
  • 10840+5,4% + 0,28%= 11.456 euro al 2023;
  • 11.456 + 0,8%+0,28%= 11.579 euro al 2024.

In soli tre anni, quindi, il buono da 10.000 euro avrebbe reso 1.579 euro.

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