Vuoi un investimento sicuro? I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane, anche se considerati “tradizionali”, rimangono una scelta valida per chi desidera proteggere i propri risparmi senza correre rischi eccessivi (o quasi).
Sebbene i rendimenti non siano particolarmente elevati, molte persone si chiedono se sia davvero conveniente sottoscrivere questi strumenti finanziari, offerti esclusivamente da Poste Italiane.
Questa forma di investimento è vantaggiosa, soprattutto sotto il profilo fiscale (con una tassazione al 12,5% rispetto al 26% dei conti deposito e al 20% dei conti correnti) e per i rischi, che sono tra i più bassi in assoluto. Infatti, ad oggi, non esiste nulla di più sicuro.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su uno dei buoni fruttiferi più interessanti, il buono 3×4.
Il Buono 3×4: quanto frutta?
Il buono 3×4 è ideale se desideri investire per un periodo che può arrivare fino a 12 anni, con rendimenti fissi e crescenti e una flessibilità che ti permette di richiedere il rimborso già dopo 3, 6 o 9 anni, mantenendo comunque gli interessi maturati.
Non ci sono spese per la sottoscrizione, il rimborso o la gestione, e beneficerai della tassazione agevolata del 12,5%. Ecco i rendimenti:
- 1,25% al termine del 3° anno
- 1,75% al termine del 6° anno
- 2,25% al termine del 9° anno
- 3,25% al termine del 12° anno
Se stai cercando un investimento sicuro, con rendimenti moderati e la possibilità di riscuotere in qualsiasi momento, i buoni fruttiferi postali potrebbero essere la soluzione ideale per te.
Come funzionano i buoni fruttiferi postali?
I buoni fruttiferi postali (BFP), come i BOT, sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano. La differenza principale rispetto ai titoli di Stato sta nel fatto che il valore nominale dei BFP non fluttua: rimane invariato rispetto al prezzo di acquisto, mentre i BOT possono variare in base al mercato. Di conseguenza, i rendimenti dei BFP tendono ad essere più bassi rispetto a quelli dei BOT, poiché questi ultimi comportano un rischio maggiore e, di conseguenza, offrono tassi d’interesse più elevati.
Un altro aspetto che influisce sulla convenienza dei BFP è la loro distribuzione capillare: le Poste Italiane sono presenti in quasi ogni angolo del paese, anche in località periferiche, mentre le banche spesso sono meno accessibili in alcune zone. Questo ha creato un forte legame di fiducia con i risparmiatori, soprattutto tra le persone più anziane, che tende a favorire l’offerta dei BFP anche a fronte di rendimenti meno allettanti rispetto ad altre opzioni.
Vantaggi e svantaggi dei buoni fruttiferi postali
Per quanto riguarda i BFP, la convenienza dipende molto dalle esigenze personali. Per i risparmiatori che non sono esperti di finanza e preferiscono un approccio a basso rischio, i BFP rappresentano una delle opzioni migliori per iniziare a investire.
Vantaggi dei BFP:
- Garanzia dello Stato Italiano, che riduce al minimo il rischio di perdita del capitale.
- Possibilità di svincolare il denaro in qualsiasi momento senza rischio di perdere parte dell’investimento (a differenza dei BOT, che potrebbero richiedere di vendere a un prezzo inferiore).
- Tassazione agevolata al 12,5%.
- Semplicità di comprensione.
- Nessun costo di gestione, a differenza di prodotti complessi come fondi pensione o polizze vita.
Svantaggi dei BFP:
- Rendimenti contenuti: chi cerca rendimenti più elevati dovrà guardare altrove. Questo è un aspetto da tenere in considerazione per evitare aspettative irrealistiche.
- Bassi guadagni nel breve periodo: i BFP non sono la scelta ideale per chi cerca ritorni immediati. Tuttavia, per i piccoli risparmiatori, ottenere rendimenti significativi nel breve periodo è difficile con qualsiasi tipo di investimento.
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