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Cancellare cartelle esattoriali e debiti, tutti i modi oltre alla rottamazione

Non solo con la rottamazione, le cartelle esattoriali possono essere saldate anche in diversi modi e in alcuni casi cancellate.

Una delle soluzioni che consentono di cancellare le cartelle esattoriali e i debiti è senza dubbio la rottamazione delle cartelle. Ma nella riammissione alla quater sono compresi solo i decaduti e per quel che riguarda la rottamazione quinquies ancora non è certo al 100% che venga prevista entro tempi brevi.

Ci sono, però, delle alternative che consentono di cancellare o ridurre i propri debiti. In alcuni casi, infatti, i cittadini accumulano debiti talmente elevati da essere impossibilitati a pagarli. La problematica può riguardare cartelle esattoriali nei confronti del Fisco, ma anche debiti contratti con banche o società finanziarie.

Cancellazione o riduzione delle cartelle esattoriali

Chi si trova ad avere molte cartelle esattoriali e debiti per i quali non è nella possibilità di pagare, può contare sulla normativa sul sovraindebitamento o “salva suicidi”. Si tratta di una norma che consente di ottenere una forte riduzione del debito contratto e, in alcuni casi, la cancellazione di quanto dovuto a titolo di tasse, o a banche o finanziarie.

A questa misura, però, possono accedere solo coloro che hanno debiti fino a 50 mila euro e possono accedervi sia i privati cittadini che i liberi professionisti, gli imprenditori e i soci di società.

Per averne diritto c’è bisogno dell’intervento del tribunale a cui bisogna presentare una domanda di esdebitazione. Il giudice deve designare il gestore della crisi che dovrà analizzare la composizione del debito e la fattibilità della domanda presentata.

Il debitore deve illustrare la propria situazione finanziaria e perché si trova nella situazione di indebitamento. In base a tutte queste informazioni, poi, si elabora un piano per risolvere la situazione debitoria.

Rateizzazione del debito

Un’altra alternativa potrebbe essere quella di presentare una istanza di rateizzazione dei debiti e, grazie alle nuove regole disposte per il 2025, accedere a una rateizzazione in un massimo di 84 rate mensili. Se ci si trova in una situazione di comprovato disagio economico, poi, fornendo con la domanda la documentazione che comprovi la difficoltà, la rateizzazione potrebbe arrivare ad essere anche di 120 rate in 10 anni.

Rinegoziazione dei debiti

Un’altra strada da percorre è quella della rinegoziazione del debito. In caso di esposizione elevata, fino a 50 mila euro, si possono modificare le condizioni contrattuali per il piano di rimborso per i debiti contratti con banche e finanziarie.

Ottenere la rinegoziazione, però, non sempre è facilissimo perché le banche solitamente sono restie a concedere questa misura. Il costo complessivo dell’operazione, tra l’altro, potrebbe essere anche abbastanza elevato visto che oltre alle spese si dovranno corrispondere anche gli interessi.

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