riforma pensioni riforma pensioni

Cancellare la riforma pensioni Fornero non serve ma occorrono modifiche ed ecco i vantaggi

Per avere una riforma pensioni con vantaggi non serve cancellare la Fornero, basta solo una modifica.

Nella nuova riforma pensioni si parla solo di un superamento della Legge Fornero. Ma quello di cui non si tiene conto è che proprio questa legge previdenziale ha permesso non solo di tenere stabile il sistema pensionistico italiano. Ma anche di far quadrare i conti.

Superare la Legge Fornero non serve per avere vantaggi immediati sui pensionamenti, e anche senza misure ponte. Perchè ci sono delle misure strutturali che la accompagnano che tengono conto anche delle categorie da tutelare.

Cancellare la Fornero non serve

Una cancellazione della Legge Fornero renderebbe instabile il sistema previdenziale sul lungo periodo. Ovviamente qualche ritocco è necessario altrimenti, soprattutto per chi ha iniziato a lavorare negli anni 90 la pensione arriverebbe intorno ai 70 anni.

L’unica cosa che sicuramente andrebbe cambiata dell’attuale legge previdenziale è il meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita Istat che, inevitabilmente porterà l’accesso alla pensione di vecchiaia e a quella anticipata a salire troppo nel prossimi decenni.

Eliminando questo meccanismo e lasciando inalterati i requisiti di accesso, la Legge Fornero non avrebbe motivo di essere cambiata. Chi non ha i requisiti per l’anticipo attende la pensione di vecchiaia.

Sempre tenendo conto conto che ci sono molteplici agevolazioni strutturali in vigore quali:

  • quota 41 per i precoci che permette di accedere con 41 anni di contributi;
  • la quota 97,6 per i lavoratori usuranti che permette di accedere dai 61,7 anni e con 35 anni di contributi;
  • la pensione di vecchiaia anticipata per gli invalidi almeno all’80% che permette di accedere a 56 anni le donne e a 61 anni gli uomini;
  • la pensione anticipata contributi che con 20 anni di contributi permette l’accesso a 64 anni.

Si tratta di misure strutturali, non soggette a scadenza e che rimarranno, quindi, al fianco della Legge Fornero anche senza che venga modificata. Si ritiene che in Italia i metodi di pensionamento siamo molteplici e che non per forza si debbano adottare quota 41 per tutti indipendentemente dall’età con costi elevati e che permetterebbe un anticipo di soli 10 mesi alle donne e di 1 anno e 10 mesi agli uomini. Molto più conveniente rimuovere il perverso meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile, applicabile a tutte le misure, che rischia di far salire tutti i requisiti di accesso ogni due anni, piuttosto che pensare a una misura che permetta l’accesso solo a pochi.