Una delle novità più attesa che il nuovo governo dovrebbe iniziare a varare non appena si sarà insediato è sicuramente quella che riguarda un nuovo condono delle cartelle. Anche se usare la parola condono è una esagerazione perché qualcosa i contribuenti dovrebbero comunque pagare. Resta il fatto che una nuova pace fiscale o qualcosa del genere è uno degli argomenti che più interessano la collettività. E le cartelle cancellate fino a 3.000 euro è diventata una speranza per molti contribuenti che hanno debiti con il concessionario alla riscossione.
Cartelle cancellate fino a 3.000 euro, ecco come potrebbe funzionare la nuova sanatoria
Si parla con insistenza di eliminare per i contribuenti le cartelle esattoriali fino a 3.000 euro. Una cosa del genere sarebbe una riproposizione di un vecchio provvedimento di cancellazione automatica delle cartelle fino a 1.000 euro che qualche anno fa ha interessato le cartelle diventate tali entro il 2010. Una sanatoria come quella di cui si parla potrebbe essere davvero una specie di toccasana per milioni di contribuenti italiani che oggi sono alle prese con debiti di varia natura e con il concessionario alla riscossione. In genere quando si adottano provvedimenti del genere le vie sono sostanzialmente due. La prima è quella di condonare completamente le cartelle, quindi cancellarle dal groppone dei contribuenti per fare in modo che questi si liberino dalle posizioni pendenti che hanno. Una seconda via invece è il concedere lauti sconti con rateizzazioni annesse.
Sconti sulle cartelle e tagli di sanzioni e interessi
Ed è probabilmente la seconda via quella che il governo sceglierà, se davvero introdurrà una nuova Pace Fiscale nel sistema. Infatti ciò che sembra emerga dalle indiscrezioni è proprio una nuova sanatoria che consenta a chi ha debiti e cartelle entro la soglia dei 3.000 euro, di ottenere uno sconto sulle sanzioni e sugli interessi. Ed inoltre, altro vantaggio sarebbe quello della rateizzazione in 5 anni. Bisogna vedere poi come verrà impostato il meccanismo di questa nuova Pace Fiscale, perché i dubbi riguardano soprattutto l’entità delle cartelle. In pratica occorrerà verificare se verranno prese a riferimento le cartelle intere o i singoli ruoli. In questo secondo caso ci sarebbe quasi una tabula rasa delle cartelle esattoriali per i contribuenti del ciclo medio basso. Tutto dipende da ciò che il governo vorrà. Ricordiamo che al momento sono solo ipotesi e indiscrezioni e che non hanno nessun tipo di fondamento ufficiale da parte del governo, a maggior ragione se si pensa che non è ancora formato.
Tutti i dubbi sulle nuove sanatorie
Quello però che deve essere affrontato ancora di più è il discorso relativo a chi ha situazioni debitorie piuttosto pesanti e ormai da diversi anni. Concedere sconti e dilazioni è sempre un aiuto valido naturalmente. Ma c’è chi davvero non può provvedere a pagare nemmeno le rate di eventuali piani dilazionatori. Inoltre ci sarebbe da fare i conti con chi è già finito dentro i provvedimenti di esecuzione forzata, con fermi amministrativi e provvedimenti simili che prevedono la loro cancellazione solo nel momento in cui il debito è completamente estinto. È vero che concedere 60 mesi di rateizzazione è una valida possibilità offerta a chi ha difficoltà a rientrare dei propri debiti, ma resta il fatto che 5 anni e 60 mesi sono lunghi per chi magari ha già l’auto fermata con le ganasce fiscali. La rateizzazione dovrebbe sbloccare queste situazioni, soprattutto se si parla di una dilazione proveniente da una sanatoria.