Cartelle esattoriali 2025: da gennaio due novità

Cartelle esattoriali 2025:, diverse le novità a partire da gennaio tra cancellazione e rateizzazione.

Ormai il 2024 sta volgendo al termine e presto e con il nuovo anno alcune novità andranno a riguardare anche i soggetti indebitati con le cartelle esattoriali. Al momento non c’è nessuna nuova rottamazione delle cartelle. la legge di Bilancio ormai è approvata e non è entrata nel novero delle nuove misure una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.

Chi ha delle cartelle esattoriali da saldare quindi, deve guardare alle due novità che sono state introdotte dalla riforma della riscossione. Sulle cartelle esattoriali 2025 ci sono due diverse possibilità di aiuto per i contribuenti.

Cartelle esattoriali 2025: da gennaio due novità

Per completezza di informazione possiamo iniziare a scindere la platea dei soggetti indebitati in due categorie. Da un lato quanti si trovano a rischiare di finire nelle “grinfie” della riscossione forzosa con annesse procedure di pignoramenti, ipoteche o fermi amministrativi. Dall’altro lato invece quanti si trovano senza questo rischio.
Perché le due novità introdotte dalla riforma della riscossione guardano sostanzialmente a due categorie differenti.

Per le cartelle esattoriali 2025 infatti ecco arrivare dal primo gennaio prossimo la cancellazione automatica delle cartelle. Si parla però di cartelle vecchia di almeno 5 anni.

Cioè cartelle esattoriali che l’Agenzia delle Entrate Riscossione da 5 anni tenta di incassare praticamente inutilmente.
Ma come mai l’Ente di Riscossione da 5 anni prova ad incassare senza riuscirci? Evidentemente però i soggetti indebitati non hanno nulla di cui temere, non avendo stipendi, pensioni, conti correnti o veicoli da assoggettare a quelle procedure di riscossione forzata che abbiamo citato prima.
Nullatenenti, falliti e così via dicendo, sono questi i soggetti che da gennaio senza domanda e senza alcun adempimento, si troveranno con la cancellazione automatica delle cartelle.

Debito cancellato e cartelle esattoriali 2025 azzerate o a rate

Questo non vuol dire che il debito verrà cancellato automaticamente perché ciò che viene cancellato è la cartella dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Il debito torna all’Ente di origine, sia esso il Comune per l’IMU o la TASI, la Regione per il bollo auto o per esempio l’IRPEF per l’Agenzia delle Entrate. Sarà poi l’Ente a decidere se cancellare anche lui il debito o meno.
Diverso il caso delle rate più lunghe che sempre la riforma della riscossione introduce. In questo caso parliamo di contribuenti che si trovano a rischiare qualcosa avendo uno stipendio pignorabile, una pensione attaccabile, il conto corrente o una auto da fermare.

Se vogliono mettersi in regola e non possono sfruttare rottamazioni e sanatorie perché non ci sono, la chiave può essere quella della rateizzazione ordinaria. E per le cartelle esattoriali 2025 si potrà ottenere un piano di dilazione massimo di 84 rate mensili. Prima della riforma della riscossione invece massimo 72 rate.

Significa che si può sfruttare un’occasione per dilazionare di un anno in più il debito. A meno che l’interessato alla rateizzazione delle cartelle esattoriali del 2025 non possa dimostrare di essere in serie difficoltà reddituali. In questo caso, con la documentazione che l’Agenzia delle Entrate Riscossione pretende a dimostrazione delle difficoltà, le rate possono arrivare anche a 120 mesi.