Una novità appena introdotta dal governo Meloni sull'ISEE incide anche sulle cartelle esattoriali a rate, ecco come. Una novità appena introdotta dal governo Meloni sull'ISEE incide anche sulle cartelle esattoriali a rate, ecco come.

Cartelle esattoriali a rate, slittano i pagamenti, ecco il nuovo regalo del Governo

Una novità appena introdotta dal governo Meloni sull’ISEE incide anche sulle cartelle esattoriali a rate, ecco come.

Niente rottamazione delle cartelle esattoriali nel 2025, almeno fino ad ora visto che si attende l’operazione proposta di legge che la Lega ha promesso di avviare dopo che i suoi emendamenti alla manovra di Bilancio che avevano come oggetto la nuova sanatoria, sono stati bocciati. Ma sulle cartelle esattoriali ecco entrate in vigore le novità riguardanti le nuove e più lunghe rateizzazioni. Una novità che sicuramente è stata positiva per chi grazie ad essa adesso può chiedere un piano di rientro delle sue cartelle più lungo di ben 12 rate. Ma con il governo Meloni le novità non finiscono mai. Perché una modifica al nuovo ISEE 2025 potrebbe favorire un’estensione ancora maggiore di questi piani di rateizzazione delle cartelle esattoriali.

Cartelle esattoriali a rate, slittano i pagamenti, ecco il nuovo regalo del Governo

La riforma della riscossione per le cartelle esattoriali ha introdotto una grande novità nel 2025. Fino al 31 dicembre 2024 infatti i contribuenti che intendevano pagare a rate le cartelle esattoriali chiedendo la dilazione ordinaria, potevano pescare tra piani di rateizzazione fino a massimo 72 rate. Piani da 6 anni, fermo restando il vincolo della rata minima non inferiore a 50 euro naturalmente. Nel 2025 invece, con un progetto di riforma che mira ad estendere a 120 rate e 10 anni di dilazione i piani richiedibili in via ordinaria, si parte con una estensione di 12 mesi. In altri termini, i contribuenti alle prese con le cartelle esattoriali possono oggi chiedere fino a 84 rate, cioè a 7 anni di rateizzazione. Sono ancora pochi? Ecco che in questo scenario si incastra una novità nata ieri con la firma del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sul nuovo ISEE.

Le regole sulla rateizzazione delle cartelle esattoriali di oggi

Oggi per avere un piano di dilazione da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione bisogna presentare domanda. Come abbiamo detto il piano di dilazione massimo arriva a 84 rate. Sarà così per il biennio 2025 e 2026. Poi nel biennio successivo si passerà a 96 rate, a 108 nei due anni ancora successivi ed infine a 120 rate. Se invece si desidera un piano di dilazione maggiore fino a 120 rate anche adesso? Oggi occorre dimostrare di essere in grande difficoltà economica e patrimoniale. Quale è questa prova? Sicuramente l’ISEE. E proprio grazie al decreto della Meloni, che adesso diventa più facile arrivare a godere fin da subito del piano di dilazione massimo.

Cosa cambia adesso e perché l’ISEE 2025 aiuta

La Meloni non ha fatto altro che firmare il decreto che esclude all’ISEE del 2025 i titoli di Stato, i Buoni Postali e i Libretti di Risparmio al di sotto dei 50.000 euro. Si tratta di quella parte del patrimonio mobiliare a garanzia statale. E il patrimonio mobiliare incide per un buon 20% sul calcolo dell’ISEE. Significa che abbassando l’ISEE, ci sono maggiori possibilità che l’Agenzia delle Entrate Riscossione conceda sulla richiesta di rateizzazione delle cartelle esattoriali, le 120 rate. Consentendo comodamente al contribuente indebitato di andare a pagare i suoi debiti in 10 anni e fino al 2035.

In pratica, in attesa che forse dal 2031 il piano di rateizzazione da 120 rate diventi esteso ala generalità dei contribuenti senza vincoli di ISEE o di prove sulla difficoltà economica e patrimoniale, ecco che si può sfruttare questa novità.