Stop alle cartelle esattoriali e addio a multe, IMU e altre tasse non pagate negli anni precedenti. Per molti siti che scrivono e trattano di sanatoria delle cartelle e condoni questa cosa è spacciata praticamente per certa. La sanatoria delle cartelle è realtà, questo è vero e quindi non si può certo parlare di fake news. Ma è altrettanto vero che non tutto potrà essere cancellato e non tutte queste tasse, soprattutto se parliamo di Imposta Municipale Unica e altre tasse che finiscono in genere per riempire le casse dei Comuni, potranno essere cancellate. Un approfondimento su questi strumenti va inevitabilmente fatto. E le sorprese come vedremo non mancano.
Cancellazione, rottamazione, stralcio, occhio alle differenze
Se dovessimo dare per oro colato tutto quello che si legge in giro, le cartelle esattoriali tutte verrebbero cancellate con un autentico colpo si spugna. Ma non è propriamente così anche se effettivamente l’operazione sanatoria del governo è piuttosto profonda. In effetti con la rottamazione delle cartelle si arriva addirittura al mese di giugno 2022. Significa cartelle abbastanza recenti. Che finendo dentro la rottamazione potrebbero essere cancellate tutte con un netto sconto. E per chi ha la possibilità di pagare tutto e subito, con la rata in scadenza il 31 luglio 2023, potrebbe pulirsi una gran parte della situazione debitoria di un contribuente. Resterebbero da pagare infatti solo eventuali nuovi debiti, cioè quelli che magari saranno affidati all’Agente della riscossione in un periodo successivo e quindi dopo il 30 giugno 2022.
I Comuni con il coltello dalla parte del manico per lo stralcio delle cartelle
E per la rottamazione tutto ok quindi, con il quadro prima esposto abbastanza chiaro. Diverso invece il caso della cancellazione automatica delle cartelle. In effetti è vero che una buona parte delle cartelle dei contribuenti viene cancellata automaticamente, ma solo se riguardano debiti maturati e diventati cartella entro il 2015 e relativi ad Agenzie Fiscali o Enti Statali. Significa che anche se inferiore a 1.000 euro ed anche se diventato cartella già a fine 2015, un bollo auto, una IMU o una Tosap da versare a Regioni o Comuni, non saranno in nessun caso cancellate d’ufficio. Al massimo godranno del taglio di interessi e sanzioni per ritardata iscrizione a ruolo. In altri termini, rientreranno al massimo nello stralcio. Sempre che l’ente locale a cui erano dovuti, abbia detto si allo stralcio.