Quali cartelle rientrano nella nuova definizione agevolata? Quali cartelle esattoriali verranno azzerate automaticamente? Quante rate è possibile ottenere per cancellare tutti i debiti? Domande relative a cartelle esattoriali azzerate, scontate e rateizzate. Una delle misure più importanti e forse, popolari che il governo ha deciso di inserire nella prima manovra finanziaria del primo governo guidato da una donna, cioè da Giorgia Meloni. Ma la sanatoria delle cartelle, per come viene chiamata genericamente l’operazione, dovrebbe consentire un alleggerimento del carico per i contribuenti indebitati, ma non sarà un liberi tutti ed un azzeramento totale dei debiti dei contribuenti.
Cartelle esattoriali azzerate, scontate e rateizzate
Sicuramente è vero che la sanatoria delle cartelle finirà con l’essere una specie di scialuppa di salvataggio per milioni di contribuenti, ma è vietato pensare che diventi il liberi tutto che forse solo un condono tombale produrrebbe. In primo luogo perché ci sono cartelle che nascono da tasse evase che non rientrano nella sanatoria. E poi perché ci sono debiti non ancora a ruolo e quindi non sanabili. E poi anche perché escludendo le cartelle più piccole di importo e fino al 2015, le altre non saranno azzerate, ma andranno comunque pagate.
La sanatoria delle cartelle in sintesi
Come dicevamo, cartelle esattoriali azzerate, scontate e rateizzate, e quindi in questa Pace Fiscale c’è davvero tutto. Le cartelle esattoriali azzerate o cancellate, sono quelle fino al 2015. Ma cartella significa debito passato dall’Ente a cui era dovuto, al concessionario alla riscossione. E siccome parliamo di cartelle notificate entro il 2015, parliamo di cartelle di Equitalia. Infatti dal 1° luglio 2017 le società del gruppo Equitalia furono sciolte e nacque Agenzia delle Entrate Riscossione. Le cartelle esattoriali che saranno azzerate senza domande particolari da parte dei contribuenti, sono quelle che già Equitalia aveva provveduto a notificare. E naturalmente tutte quelle di importo sotto i 1.000 euro come previsto dal testo della manovra.
La rottamazione, le rate e le scadenze delle cartelle
Tutte le altre cartelle differenti da quelle prima citate, sia antecedenti il 2015 che successive, godranno della rottamazione quater. Si tratta del quarto provvedimento che consente di azzerare le cartelle esattoriali tagliando interessi e sanzioni e finendo con il far pagare meno ai contribuenti, e pure a rate. Si potranno sanare in questo modo tutte le cartelle dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Cartelle e non debiti in linea generale. Perché occorre fare domanda, e questa istanza va presentata ad Agenzia delle Entrate Riscossione. E solo le cartelle già notificate possono essere rottamabili. Una multa della Polizia Locale per esempio, fino a quando non finisce con il diventare cartella e quindi ad essere notificata da Agenzia delle Entrate Riscossione, non è rottamabile. Lo stesso vale per un bollo auto i cui solleciti arrivano ancora dalla Regione, o l’IMU che arriva ancora dal Comune.
Come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali azzerate, scontate e rateizzate
Il meccanismo della rottamazione delle cartelle è praticamente identico a quello delle vecchie edizioni. Cartelle tagliate di aggio di riscossione, interessi di mora e sanzioni. E poi pagamento rateale, in massimo 18 rate. Le prime due a copertura del 20% del debito totale. Le altre del restante 80%. La prima rata pari al 10% del debito complessivo scade il 31 luglio 2023 (alla stessa data anche l’eventuale pagamento in unica soluzione per chi sceglie questa via), La seconda, uguale alla prima come importo, scade il 30 novembre. Le altre rate, che siano 16 o di meno, in base alla scelta del contribuente, scadranno il 28 febbraio, il 30 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre di ciascun anno successivo. Al primo ritardo nel pagamento anche di una sola delle rate, se decorrono anche i canonici 5 giorni di tolleranza, si perde il beneficio e si decade dalla rottamazione.