Cartelle esattoriali, come evitare di pagare quelle non dovute tra rottamazione e sanatorie Cartelle esattoriali, come evitare di pagare quelle non dovute tra rottamazione e sanatorie

Cartelle esattoriali, come evitare di pagare quelle non dovute tra rottamazione e sanatorie

Ecco la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali, quando scatta, come funziona e come non pagare quelle non dovute.

Una novità interessante proveniente dalla riforma della riscossione è quella della cancellazione d’ufficio delle cartelle esattoriali non più esigibili secondo l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Determinate cartelle esattoriali dei contribuenti verranno cancellate automaticamente dal concessionario. Quindi, su queste cartelle c’è la concreta possibilità di non dover pagare più nulla. E questo è un fattore determinante da considerare, per evitare di pagare fino a fine anno cartelle che dal primo gennaio con ogni probabilità verranno bonificate d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Ma quali sono queste cartelle esattoriali e come evitare di pagare quelle non dovute?

Cartelle esattoriali, come evitare di pagare quelle non dovute tra rottamazione e sanatorie

Il regalo che la riforma della riscossione porterà in dote per alcuni contribuenti è la cancellazione automatica di alcune cartelle esattoriali. Con il decreto decreto legislativo numero 110 del 29 luglio 2024, esattamente al suo articolo 3 viene prevista questa novità. E i debiti di un contribuente che sono stati affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione e non riscosse entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di affidamento saranno automaticamente discaricati.
Questo per le cartelle più vecchia. La nuova norma però ammette anche la possibilità che l’Agenzia delle Entrate Riscossione possa comunicare all’Ente a cui il debitore deve qualcosa, il discarico del ruolo anche per cartelle esattoriali più recenti.
Se l’Agente della Riscossione ritiene inutile provare ad incassare perché il contribuente interessato è dentro la procedura di chiusura del fallimento oppure di liquidazione giudiziale, la fine della cartella può essere considerata scontata. Con la sua cancellazione automatica e senza alcuna istanza da parte del contribuente. E lo stesso per il contribuente nullatenente, su cui emerge l’assenza di beni da aggredire.

Si parte dall’estratto di ruolo, ecco come capire i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione

Per capire se ci si trova in una situazione di questo genere e per verificare se davvero le cartelle esattoriali oggi presenti nel proprio estratto di ruolo da gennaio verranno cancellate, da dove si parte?

Andare agli sportelli territoriali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione può essere una soluzione per chiedere l’estratto di ruolo. In modo tale da verificare quali e quante cartelle esattoriali ci sono. E soprattutto per verificare se ci sono cartelle esattoriali che per tipologia sono dentro l’ipotetica cancellazione automatica.
In alternativa si può fare tutto con lo SPID, la CIE o la CNS accedendo alla propria area riservata del sito istituzionale dell’agenzia delle Entrate Riscossione. Infatti c’è l’area denominata “Consulta la tua Situazione Debitoria” con cui un contribuente può recuperare tutte le cartelle esattoriali a suo carico.