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Cartelle esattoriali, ecco cosa succede dopo il 31 maggio per i distratti

Ecco la scadenza da non perdere per evitare conseguenze pericolose con le cartelle esattoriali.

Chi è alle prese con le cartelle esattoriali non si può distrarre un attimo. Le scadenza, i termini per fare ricorso, le date da segnare sul calendario e così via dicendo, sono tutte cose fondamentali. Perché spesso il Fisco italiano non ammette deroghe. E saltare una data porta spiacevoli e pericolose conseguenze. Questo vale per chi riceve una cartella esattoriale, ma anche per chi per esempio, ha avviato piani di dilazione con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Ma soprattutto per chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle.

Il 31 maggio la data da ricordare, ecco i rischi che corrono i contribuenti con le cartelle esattoriali

La rottamazione delle cartelle è un provvedimento che molti contribuenti hanno utilizzato per cercare di fare pace con il Fisco una volta per tutte. La misura consentiva di pagare a rate le cartelle dopo uno sconto su sanzioni e interessi. Il piano di dilazione era trimestrale. Le prime due rate ad ottobre e novembre 2023. E pari al 10% cadauna del debito scontato in rottamazione. Le altre ogni febbraio, maggio, luglio e novembre dal 2024 al 2027. Vietato distrarsi con le cartelle esattoriali, sempre, a maggior ragione con la rottamazione. Perché basta saltare una scadenza è si decade dai privilegi richiesti ed ottenuti con la definizione agevolata. E adesso arriva la scadenza del 31 maggio, con i contribuenti che non possono assolutamente saltarla.


Cartelle esattoriali, ecco cosa succede dopo il 31 maggio per i distratti


Il 31 maggio scade la quarta delle 18 rate della cosiddetta rottamazione quater. Chi è in corso, cioè chi ha pagato le prime tre rate entro i termini, torna alla cassa adesso. Resta la facoltà dei 5 giorni di tolleranza, cioè la possibilità di pagare questa rata entro il 5 giugno. Ma oltre meglio non andare. Perché saltare la rata significa decadere dalla rottamazione. Il debito tornerebbe ad essere dovuto come prima, naturalmente sottraendo dal totale le tre rate pagate nei mesi precedenti. Ed al netto della parte di interessi versati con le prime tre rate. Una volta tornate ad essere esecutive le cartelle esattoriali in rottamazione, espongono a tutte le conseguenze tristemente note. Dopo la sospensione delle procedure di rottamazione e pignoramento che la rottamazione ha previsto sulle cartelle inserite dal contribuente nella sanatoria, queste procedure tornano esecutive.