Una delle conseguenze a cui vanno incontro le persone che non pagano tasse, imposte, multe o tributi è la cartella esattoriale. Una volta iscritto a ruolo il debito, ecco arrivare l’Agenzia delle Entrate Riscossione come ente adibito all’incasso.
Ma una cosa è avere un debito perché non è stata pagata una tassa o un’imposta, un’altra cosa è trovarsi di fronte alla cartella esattoriale. Perché con questo strumento l’Agente della Riscossione ha le carte in regola per passare alle maniere forti, quelle che prevedono azioni esecutive tipo i pignoramenti di stipendi, pensioni e conti correnti o i fermi amministrativi delle auto del contribuente indebitato e moroso.
Non esistono contribuenti che possono considerarsi immuni da queste situazioni, ma se parliamo di fermo amministrativo ci sono delle soluzioni che consentono di liberare l’auto da quel blocco che di fatto, pur lasciandola nel possesso del contribuente, la rende inutilizzabile.
Il fermo amministrativo infatti a volte può essere levato dal veicolo su cui è caricato. Per esempio se l’auto è fondamentale per il lavoro che svolge il contribuente. Ma anche nel caso di invalidi con la legge 104 a tutelarsi e con tutele anche di fronte alle cartelle esattoriali.
Cartelle esattoriali, invalidi e legge 104: perché conviene mandare il modello F3 all’Agenzia delle Entrate
Sono diversi i casi in cui nonostante l’Agenzia delle Entrate Riscossione può applicare il fermo amministrativo di un veicolo, questo non può essere disposto. Anzi, a dire il vero, più che un fermo amministrativo che non può essere disposto andrebbe detto un fermo amministrativo su cui il diretto interessato può chiedere la sospensione.
Addirittura esiste un modello da consegnare direttamente agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate o da spedire per posta, con il quale l’interessato può di fatto chiedere di essere esonerato dal fermo amministrativo.
Come dicevamo, questo può accadere quando il veicolo fermato è necessario per il lavoro che svolge il contribuente. Perché in questo caso, se consideriamo che il fermo è uno strumento di costrizione per spingere il contribuente a pagare, se l’auto viene fermata e il contribuente non lavora difficilmente avrà le disponibilità economiche per far fronte al debito.
Può accadere anche che il fermo venga sospeso se l’auto di un contribuente è necessaria per esigenze salvavita di un familiare affetto da gravi patologie. Ma anche se l’auto è utile ad
contribuente con invalidità accertata.
Cartelle esattoriali, invalidi e legge 104: il modello F3 dell’Agenzia delle Entrate da stampare e perché serve
Il modello da usare per sbloccare di fatto il veicolo è il Modello F3 che come anticipato può essere inviato per posta all’Agenzia delle Entrate, anche per PEC o tramite rimessa diretta ad uno sportello territoriale. Il modello F3 è chiamato “Istanza di annullamento del preavviso/cancellazione iscrizione di fermo su veicolo ad uso di persone diversamente abili”
Si tratta di una autocertificazione vera e propria con cui l’interessato sotto la sua responsabilità dichiara che il veicolo è utilizzato per il trasporto di una persona diversamente abile e pertanto chiede l’annullamento del preavviso di fermo o la cancellazione del fermo. nel primo caso nell’istanza va indicato il numero del preavviso con la data di notifica dello stesso.
Ecco cosa allegare al modello F3 per togliere il fermo amministrativo
Naturalmente occorre allegare della documentazione per provare quello di cui si autodichiara. Un documento a scelta tra libretto di circolazione del veicolo con preavviso di fermo o fermo già imposto. Nel libretto ci deve essere l’indicazione che il veicolo è dotato di dispositivi per persona diversamente abile.
Ma può bastare anche la fattura di acquisto da cui si evinca che il veicolo è stato acquistato con le agevolazioni previste dalla legge 104. La fattura può essere anche intestata ad un soggetto diverso dal disabile. In questo caso occorre allegare anche la documentazione fiscale da cui si evince che l’invalido è a carico dell’intestatario della fattura.
O ancora, può bastare anche la copia del contrassegno per disabili rilasciato dal Comune per il parcheggio riservato a persone diversamente abili.
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