Dal 2025, cioè in vigore ormai, ecco che per i contribuenti con debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione arriva una grande novità. Arriva la nuova possibilità per i contribuenti con debiti fiscali di sfruttare la rateizzazione delle cartelle esattoriali in forma lunga. E senza sanatorie o nuove rottamazioni. Questo meccanismo è attivo da tempo, perché un contribuente che ha debiti di natura fiscale, tributaria o di cartelle esattoriali, può sempre chiedere il rientro a rate all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Ma adesso questa possibilità è potenziata. Il metodo è pensato per chi si trova in difficoltà economiche, e se 84 rate ormai dal primo gennaio sono facilmente ottenibili, diverso il caso per la soluzione lunga, che consente di estendere il pagamento dei debiti fino a un massimo di dieci anni. Infatti 120 rate sono una possibilità, ma condizionata.
Cartelle esattoriali, pagamenti a rate nel 2025 ecco i documenti che servono per 7 o 10 anni
La rateizzazione ordinaria delle cartelle esattoriali è lo strumento introdotto per agevolare il rientro dei debiti per contribuenti che a causa di difficoltà finanziarie, non riescono a saldare ciò che è pendente sulla loro testa. Fino al 31 dicembre scorso, tale possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali era limitata a massimo 72 rate, cioè in massimo 6 anni. Adesso l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha già provveduto a sistema l’applicazione presente sul suo sito, inserendo 84 come numero massimo di rate. Quindi, il passaggio a 7 anni di rateizzazione è già passato in azione.
Ecco 84 rate subito richiedibili e senza troppa burocrazia
Chi prova a collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e prova a chiedere la rateizzazione, può notare subito che, fermo restando il vincolo della rata minima non inferiore a 50 euro, può chiedere anche 84 rate mensili.
Perché la durata della rateizzazione delle cartelle esattoriali non può che dipendere dall’importo del debito complessivo. Se il debito non è elevato, è naturale che le rate concedibili saranno quelle che per multipli di 50 euro porteranno all’azzeramento totale del debito. Però è altrettanto vero che questo primo step di 84 rate presto sarà superato. Passando a 96 rate e quindi a 8 anni nel biennio 2027-2028 e a 108 rate nel biennio 2028-2030. Con un obiettivo che guarda al 2031, quando per debiti complessivi inferiori a 120.000 euro il piano di rateizzazione sarà esteso fino a 10 anni per tutti. E senza documentazione particolare da fornire, come accade per le 84 rate di oggi. Va detto infatti che il piano da 120 rate oggi è ammesso, ma serve che la difficoltà economica e finanziaria sia dimostrata e documentata. Come? Magari con l’ISEE del nucleo familiare. Oppure con il bilancio di esercizio se le indebitate non è una persona fisica.
Rateizzazione lunga per le cartelle esattoriali, ecco come fare adesso
Per richiedere la rateizzazione lunga da 120 rate è necessario fornire la dichiarazione di difficoltà economica e documentare la propria situazione finanziaria all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Domani però non sarà più così. E si potrà fare come oggi si fa con le 84 rate, cioè semplicemente collegandosi all’area riservata del sito del concessionario, scegliere rateizzare il debito, segnalare tramite spunta le cartelle che si vogliono sanare a rate e chiedere il numero di rate che si desidera, nei limiti e con le regole spiegate sopra.