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Cartelle esattoriali sospese, cosa si deve fare?

Cosa si deve fare per far sospendere una cartella esattoriale? E quando si può chiedere l’annullamento?

 Non tutti lo sanno ma per le cartelle esattoriali è possibile chiedere anche la sospensione. Come ci si deve comportare per cartelle esattoriali sospese? Quando si parla di cartelle esattoriali si affronta un argomento che interessa un po’ tutti. Anche se per il prossimo anno è stata annunciata la cancellazione automatica delle cartelle inesigibili, si tratta di un discarico che riguarda solo i debiti più vecchi e inesigibili, quelli che non è più possibile cercare di riscuotere, molti aspettano la rottamazione quinquies delle cartelle per cercare di pagare solo il debito iniziale, senza l’aumento provocato da sanzioni e interessi maturati.

Quello che è interessante sapere, però, è che chi riceve una cartella esattoriali può valutare se chiedere una sospensione della stessa. Questa valutazione, però, va fatta prima di chiedere una eventuale rateizzazione del debito.

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Sospensione cartelle esattoriali

Chiedere la sospensione o l’annullamento delle cartelle esattoriali non è difficile, si tratta di una procedura alla portata di tutti, ma devono ricorrere le giuste condizioni.

Quando si riceve una cartella esattoriali si deve sempre mettere in conto che l’Agenzia delle Entrate Riscossioni potrebbe aver commesso un errore, così come potrebbe averlo commesso l’ente che ha affidato il ruolo all’Ader.

Può capitare, ad esempio, che anche se il contribuente ha versato il dovuto, l’ente iscriva in ogni caso il debito a ruolo. In questo caso il contribuente che riceve la cartella ne può richiedere l’annullamento. Se la richiesta di pagamento è infondata, infatti, il contribuente può rivolgersi direttamente all’ente creditore per chiedere il riesame della cartella (in questo caso è consigliabile allegare alla richiesta tutta la documentazione a sostegno della propria tesi).

L’annullamento del debito può essere richiesto anche attraverso un’istanza in autotutela.

Fino al termine dell’accertamento l’Agenzia delle Entrate Riscossione, in ogni caso, dispone la sospensione della cartella.

Come far sospendere una cartella esattoriale?

Il contribuente per richiedere sospensione e annullamento della cartella può procedere in due modi:

  • recarsi presso gli uffici dell’ente che reclama in pagamento presentando istanza di riesame direttamente allo sportello;
  • richiedere il riesame online utilizzando credenziali Spid, Cie o Cns: in questo caso si deve agire dal sito dell’ente che richiede il pagamento.

Nel presentare istanza di riesame bisogna fare attenzione alle tempistiche: l’istanza non sospende in automatico i termini entro i quali presentare un ricorso. Se l’ente accoglie la domanda del contribuente, l’atto è annullato in automatico e la cartella esattoriale cancellata.

Se, invece, il pagamento è stato effettuato prima dell’iscrizione a ruolo o si tratta di un debito per il quale l’ente ha emesso un provvedimento di sgravio, se la cartella è decaduta o prescritta, la sospensione va richiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate Riscossione entro 60 giorni dalla notifica.