Dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni dello scorso 25 settembre, arrivano i primi provvedimenti. E l’esecutivo, a quanto pare, si è subito messo al lavoro annunciando tagli sul reddito di cittadinanza se non si accetta il lavoro, interventi sulle pensioni e una sanatoria sulle cartelle esattoriali di importo modico.
Sanatoria cartelle esattoriali
A spiegare l’intervento è Fratelli d’Italia chiarendo che l’obiettivo è quello di “apertura di una nuova era nei rapporti tra fisco e contribuenti, ispirata alla reciproca fiducia e al riequilibrio dei rapporti tra cittadini e Stato”.
Ed il primo step è proprio quello di una sanatoria con saldo e stralcio fino a 3mila euro ma solo per chi versa davvero in difficoltà. Per questi cittadini stralcio dell’80% del debito a patto di pagare il restante 20%.
Per importi superiori ai 3.000 euro il pagamento sarà sull’intera imposta, ma maggiorata del 5%. Questa percentuale prederebbe il posto delle sanzioni e degli interessi. Sarebbe permessa una reateizzazione del debito fino a 10 anni per permettere a tutti di riuscire a pagare il dovuto.
Prevista anche una sorta di tregua per i contribuenti in debito con l’amministrazione finanziaria: si parla di una formula 5+5 ovvero sanzione forfettaria del 5% e rateizzazione in 5 anni per le cartelle che non sono state anche inviate.
Un modo come un altro per garantire l’entrate dei debiti allo Stato anche se in forma ridotta.