Ormai gli annunci di vendita di case a 1 euro sono abbastanza frequenti, e se inizialmente coinvolgevano solo comuni del Sud Italia, ora riguardano tutta la penisola, isole comprese. Molti guardano con scetticismo al possibile affare sospettando che dietro si nasconda qualcosa che lo renda meno vantaggioso.
Quello che si può dire fin da subito per rassicurare gli scettici è che si tratta sul serio di offerte vantaggiose ma che sicuramente l’euro della compravendita non è il solo da dover spendere. Per andare sul sicuro, in ogni caso, il consiglio è quello di leggere sempre attentamente le clausole della vendita prima di lanciarsi a capofitto nell’affare.
Case a 1 euro, chi ci guadagna?
Molto spesso le case messe in vendita a 1 euro si trovano in comuni piccolissimi o nell’entroterra e proprio per questo riescono ad attrarre l’interesse soprattutto dei turisti.
Le proprietà appatengono a privati cittadini che non possono o non vogliono sobbarcarsi le spese per la ristrutturazione dell’immobile e le tasse che il possesso dello stesso comporta. Per tale ragione la proprietà viene ceduta al Comune che, poi, si occupa della vendita ad un prezzo simbolico.
A guadagnarci, quindi, alla fine dei conti sono un pò tutti: per primo il Comune che si assicura nuovi abitanti che pagano sia la ristrutturazione dell’immobile, che le utenze che le tasse, ma anche il proprietario visto che si solleva dagli oneri che il possesso dell’immobile comporta. Ma in ultimo, ci guadagna anche l’acquirente che, seppur chiamato ad affrontare delle spese, si garantisce un immobile a prezzo davvero vantaggioso.
Case a 1 euro, ci sono anche contro
Ovviamente comperare una casa a 1 euro è sicuramente vantaggioso ma bisogna fare molta attenzione al bando del comune che contiene le clausole della compravendita e dettagli a cui prestare attenzione.
Le case che si vanno ad acquistare hanno bisogno di ristrutturazioni ed interventi, in molti casi sono in pessime condizioni e gli interventi richiesti, nella maggior parte dei casi sono obbligatori per chi compra entro un determinato numero di anni.
Solitamente entro l’anno dall’acquisto è necessario redigere un progetto di ristrutturazione ed entro due mesi vanno iniziati i lavori una volta che il progetto è stato approvato. Ma non basta, in molti casi si richiede anche che i lavori vengano terminati entro 3 anni.
Il comune, a volte poi, chiede anche una fideiussione di 5mila euro a garanzia del rispetto del contratto, che sarà, poi, restituita a lavori ultimati.
Infine: tra coloro che presentano l’offerta solitamente ha corsia preferenziale chi decide di trasferire la residenza dell’immobile che acquista. E in taluni casi è richiesto di servirsi, per la ristrutturazione, della mano d’opera del luogo.
Senza alcuna ombra di dubbio, quindi, acquistare uno di questi immobili è un affare. Ma occhio alle clausole.