La tassazione in Italia è una delle più alte nei Paesi occidentali. Ed anche sugli immobili le tasse sono altissime. A tal punto che molti proprietari immobiliari si chiedono cosa fare per abbassare questa tassazione. Una via sarebbe quella di declassare il proprio fabbricato. Bisogna sapere cosa fare però. A partire dalla richiesta da fare per ridurre la pressione fiscale sulla casa.
Pagare meno tasse declassando l’immobile? ecco come
Come fare il declassamento catastale di un fabbricato raggiungendo l’obbiettivo di abbassare le tasse sulle case? Una domanda comune a molte famiglie vessate da una tassazione che era e resta pesante. La soluzione del declassamento del fabbricato parte dalla necessità di produrre richiesta all’Agenzia delle Entrate. Nella richiesta bisogna motivare ciò che si intende per declassamento. La motivazione può nascere da diversi aspetti. Un tipico esempio di condizione che porta un contribuente a chiedere il declassamento, soni i lavori di manutenzione straordinaria, o di vera e propria ristrutturazione. In pratica, interventi strutturali all’immobile, che possono modificare notevolmente le caratteristiche preesistenti dello stesso. Un altro esempio che porta al declassamento, è indipendente da qualcosa che ha fatto il contribuente. Una casa o un immobile possono cambiare nel tempo, ma dal punto di vista delle condizioni delle zone dove sono situati. Nulla è immutabile sui fabbricati. Nemmeno le categorie catastali. E molte tasse partono proprio da queste classificazioni catastali di un immobile.
Come funziona il declassamento dell’immobile
Ottenere il declassamento catastale, ha il vantaggio di abbassare la tassazione su un immobile. Va detto però che declassare un immobile potrebbe ridurre il valore di mercato dello stesso. Ciò che è vantaggioso per le tasse, è svantaggioso per il valore immobiliare. La rendita catastale è ciò che determina la base imponibile su cui pagare le tasse. Ed abbassando la rendita si abbassano le tasse. Le tasse da versare sugli immobili sono varie. Dall’IRPEF alle imposte di successione, dall’IMU alle imposte di registro. Se per esempio la zona dove sorge un immobile è variata rispetto alla data di iscrizione, bisogna chiedere la variazione all’Agenzia delle Entrate. E se accolta, la casa subirà un cambio di categoria con riduzione o aumento della rendita. Lo stesso va fatto se opere di ristrutturazione, magari per rendere green le case, hanno determinato una modifica sostanziale alla struttura. La domanda all’Agenzia delle Entrate va prodotta tramite un tecnico abilitato. Si tratta di una istanza telematica che necessita di un particolare programma di cui ingegneri, architetti o geometri sono dotati.