E’ ormai di dominio pubblico, che il cashback è stato sospeso per il secondo semestre 2021. In attesa di ulteriori novità per il 2022, ci sono tante persone che attendono, invece, il pagamento dei rimborsi dovuti per il cashback riguardante il primo semestre dell’anno.
I rimborsi pari al 10% del valore complessivo delle transazioni effettuate con moneta elettronica, fino a una soglia massima di 150 euro, dovrebbero essere accreditati sui conti correnti degli aventi diritto entro fine settembre. Diverso, il discorso per quanto concerne il Supercashback. Infatti, il premio di 1.500 euro cadauno sarà versato entro fine novembre 2021.
Ricordiamo che saranno i primi 100.000 classificati in base al criterio che premia coloro che hanno effettuato un maggior numero di transazioni, ad avere diritto al premio di 1.500 euro relativo al Super Cashback.
L’andamento dei calcoli procede lentamente, in quanto è probabile che siano in corso controlli sui micro pagamenti effettuati da quelli che sono stati denominati “i furbetti del cashback”. Essi non sono illegali, tuttavia, il governo si è presa la licenza di valutare se queste transazioni molto esigue, ravvicinate e magari presso lo stesso esercente, siano da considerare non qualificabili come acquisti di beni e servizi.
A questo punto, è assai probabile che i tempi si allunghino, soprattutto in caso di ricorsi da parte degli eventuali esclusi.
Quale futuro per il cashback?
Fino a quando sarà in carica il governo Draghi, è davvero improbabile che sia ripristinato il cashback. Lo stesso Premier ha reso noto che questo sistema di rimborsi favorisce, in ogni caso, chi già utilizza il pagamento elettronico, quindi, non certamente le famiglie più povere. Inoltre, l’obiettivo di ridurre l’evasione fiscale non sembra sia stato centrato. Tuttavia, considerando che l’ultima parola spetta comunque ai partiti che sostengono l’esecutivo, non è detto che il cashback non riprenda già dal 1° gennaio 2022.