Tutti pazzi per il cashback! L’iniziativa del governo Conte sembra essere piaciuta molto agli italiani che si dedicano agli acquisti con carta di credito e bancomat per assicurarsi il rimborso del 10% sulle spese effettuate. Ma a interessare maggiormente sembra essere l’extracashback che assicurerà ai primi 100mila italiani un premio extra di 1500 euro. Serve, però, registrare molti acquisti per scalare la classifica.
Cashback furbetti e bug
E proprio per scalare la classifica molti italiani stanno facendo i furbetti, utilizzando più di una transazione per effettuare un singolo acquisti: emblematico il racconto di un benzinaio che la mattina aprendo il distributore ha trovato 60 transazioni da 1 euro effettuate tutte dallo stesso cliente (e la scherzetto è costato al benzinaio ben 23 euro di transazioni, visto che per ogni transazione si paga una quota fissa).
Ma non bastano i furbetti che influenzano la classifica a proprio favore. Sono usciti dei bug che permettono di farsi accreditare il rimborso pur senza fare acquisiti.
A rendere pubblici questi malfunzionamenti del cashback è stato un servizio di Striscia la Notizia che ha mostrato che con un reso a seguito di un acquisto, il rimborso del 10% rimaneva accreditato seppure l’acquisto a cui era stato riferito è stato annullato.
Un altro modo trovato per aggirare gli acquisti è quello del trasferimento di denaro: se si paga con il bancomat la ricarica ad una carta di credito prepagata o una PostePay, il trasferimento è recepito come acquisto e quindi rimborsato del 10%.
Con questo trucchetto, tra l’altro, è possibile, come hanno fatto notare diversi siti di elettronica, che il cashaback ottenuto sia doppio. Perchè? E’ facilmente spiegato: se si registra il proprio bancomat e la propria Postepay al Cashback, si ricarica di 100 euro la PostePay utilizzando il bancomat presso lo sportello di Poste Italiane ma anche da un tabacchi, si riceve un rimborso di 10 euro. Se poi gli stessi 100 euro vengono spesi per un acquisto presso un negozio si riceve un rimborso di ulteriori 10 euro per la transazione di pagamento.
E allora c’è qualcosa che non va…