Gli assegni familiari sono un diritto dei lavoratori dipendenti che hanno coniuge figli o altri parenti ammissibili, a carico fiscalmente. Un diritto sacrosanto ed inviolabile che riguarda anche i percettori di diversi ammortizzatori sociali, dalla Naspi alla Cassa integrazione.
Oggi, noi di Pensioni&Fisco analizziamo ciò che occorre sapere per gli assegni familiari per lavoratori in cassa integrazione, probabilmente l’ammortizzatore sociale più importante in questi lunghi mesi di pandemia.
Domanda Anf-Dip solo telematicamente e solo all’Inps
La domanda di beneficio degli assegni familiari che prima era da presentare direttamente al datore di lavoro per poterne beneficiare, dal 1° aprile 2019 va prodotta telematicamente e direttamente all’Inps.
Dal punto di vista procedurale occorre rivolgersi a Caf, Patronati e professionisti abilitati alla trasmissione dei dati all’Inps. In alternativa, con l’ormai in disuso Pin dispositivo o con Spid, Cns e Cie, gli interessati possono provvedere da soli ad espletare l’adempimento. Sul portale dell’Inps infatti c’è la procedura che è “ANF-DIP”.
Domanda Anf-Dip per cassintegrati
Per quanto riguarda i lavoratori in cassa integrazione, a prescindere dalla tipologia di cassa percepita, gli assegni familiari come detto sono perfettamente fruibili, ma per fugare dubbi e particolarità, l’Inps ha specificato alcune cose relative proprio ai cassintegrati.
L’istituto lo ha fatto con un recente messaggio, ufficiale pubblicato sul suo sito istituzionale “Inps.it”. il messaggio in questione è il n° 833/2021, con tutte le istruzioni riguardanti i periodi in cui al lavoratore al posto dello stipendio normale sono riconosciute prestazioni sostitutive della retribuzione.
I chiarimenti dell’Inps riguardano chi percepisce la cassa integrazione salariale ordinaria (CIGO), la cassa integrazione straordinaria (CIGS), la cassa integrazione in deroga (CIGD), l’assegno ordinario (ASO), la cassa integrazione agricoli (CISOA) e l’indennità di mancato avviamento al lavoro (IMA).
L’Inps specifica che la procedura di domanda è la medesima di quella che si utilizza in continuità di lavoro e che per quanto riguarda l’importo, lo stesso Inps andrà a ricalcolarlo in base alle ore di trattamento integrativo salariale richiesto dal datore di lavoro per il lavoratore.
La domanda quindi deve essere inviata telematicamente all’Inps tramite la prescritta procedura e per il periodo annuale canonico, ovvero dal 1° luglio dell’anno precedente al 30 giungo dell’anno successivo.
Anche per gli Anf per i cassintegrati nei casi di nuclei familiari con separazioni e divorzi o monoparentali, occorre prima presentare domanda di autorizzazione Anf, come per esempio nei casi in cui si chiede la maggiorazione invalidi per i parenti a carico con disabilità.