In questi ultimi anni c’è da dire che vedere qualcuno senza alcun tatuaggio è davvero inusuale.
Infatti anche i giovani, ormai, hanno preso la moda di tatuarsi e, infatti, non è difficile trovare anche ragazzi, oltre che adulti, con qualche tatuaggio.
Eppure sapevate che non tutti hanno la fortuna di potersi fare un tatuaggio?
Cos’è in sostanza un tatuaggio?
Il tatuaggio è un disegno che resta permanentemente sulla nostra pelle grazie al fatto di essere fatto tramite iniezione di inchiostri, costituiti da pigmenti, nello strato più profondo della pelle.
Ma quindi, quali sono i rischi?
Il primo rischio da mettere in considerazione è l’idoneità igienica – sanitaria che avrà il tatuatore dei suoi attrezzi in quanto, se non pulisce e sterilizza gli attrezzi ogni volta, si rischia un infezione cutanea.
E di conseguenza una cosa importante è che gli aghi che usa, per il vostro tatuaggio, siano nuovi e non già utilizzati!
L’altro rischio principale è rappresentato dagli inchiostri.
Ok vi sembrerà strano ma è importantissimo che gli inchiostri siano sterili, atossici e utilizzati in capsule monouso come previsto dalle attuale norme vigenti
Ma chi deve evitare un tatuaggio?
L’istituto superiore della Sanità ci dice quali sono le situazioni in cui un tatuaggio possa essere sconsigliato.
Di base si sconsiglia a tutte le persone che soffrono di:
- Chi ha malattie alla pelle;
- anomalie cardiache;
- diabete;
- epilessia;
- fotosensibilità.
L’istituto superiore della Sanità inoltre sconsiglia di farsi un tatuaggio nel caso in cui:
- Si è gravidi o si allatta;
- se si assumono farmaci chemioterapici;
- se si assumono farmaci che cambiano la normale guaritura della pelle.
È importante ricordare che se sorgono alcuni danni da tatuaggio il tatuatore non sarà responsabile a meno che non abbia lavorato senza un’adeguata sterilizzazione dell’attrezzatura di lavoro.
Quindi sta voi, dopo esservi fatti il tatuaggio, curare il vostro tatuaggio o indicare tutte le vostre informazioni sullo stato di salute (allergie, malattie ecc.)