All’invalido civile con almeno il 74% viene riconosciuta dall’Inps una prestazione economica di 333,33 euro al mese in presenza del rispetto di un limite reddituale. Quello che molti invalidi si chiedono, però, è seppur percependo la pensione di invalidità sia possibile lavorare.
C’è da considerare, infatti, che un invalido che vive da solo potrebbe avere molte difficoltà ad arrivare a fine mese con soltanto 333,33 euro al mese. C’è da sottolineare che il riconoscimento della percentuale di invalidità corrisponde a una riduzione della capacità lavorativa espressa in termini percentuali.
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Invalidi civili, chi sono?
Secondo la legge 118 de 1978
“sono invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenie di carattere organico o dismetabolico, insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali e funzionali che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo o, se minori di anni 18, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età”.
Chi rientra in questa definizione ha diritto alla pensione di invalidità civile (invalidi al 100%) o all’assegno di assistenza mensile per invalidi parziali ( dal 74% al 99%).
Per avere diritto alla prestazione l’invalido al 100% deve avere un reddito che non supera 19.461,12 euro l’anno, agli invalidi parziali, invece, è richiesto di non superare 5725,46 euro l’anno.
Uno dei requisiti per avere diritto alla prestazione di invalidità è mantenere lo stato di disoccupazione.
Con il messaggio 3495 del 14 ottobre 2021, infatti, l’Inps ha chiarito che è necessario rispettare il requisito dell’inattività lavorativa per ottenere l’assegno di invalidità.
Già qualche mese dopo, però, l’Inps cambia rotta e ridefinisce il significato dell’inattività lavorativa specificando che l’assegno di invalidità è compatibile con attività lavorativa entro i limiti di redditi previsti per avere diritto al trattamento di invalidità. Questo per quel che riguarda gli invalidi parziali che, quindi, possono lavorare entro i 5725,46 euro l’anno.
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Invalido al 100% può lavorare?
Il riconoscimento dell’invalidità al 100% (invalidità totale) con o senza diritto all’indennità di accompagnamento, non vieta in nessun modo all’invalido di poter essere inserito in un percorso lavorativo.
In molti casi sul verbale di invalidità appare la voce “totale e permanente inabilità lavorativa” e questo porta a pensare che il soggetto non possa esercitare attività lavorativa, ma così non è. L’unica accortezza è quella di non superare 19.461,12 euro l’anno di guadagni per non perdere l’assegno dell’Inps.