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Chi sarà il nuovo Papa? I cardinali favoriti al Conclave

Chi sarà il prossimo Papa? Ecco i cardinali più quotati per succedere a Papa Francesco, con profili, esperienze e perché potrebbero essere scelti nel prossimo Conclave.

Papa Francesco è morto il 21 aprile 2025 all’età di 88 anni, a causa di un ictus seguito da un collasso cardiocircolatorio. Il decesso è avvenuto nella sua residenza di Casa Santa Marta, in Vaticano. La notizia ha suscitato profonda commozione in tutto il mondo, segnando la fine di un pontificato durato 12 anni, caratterizzato da riforme e da un forte impegno per la pace e la fratellanza tra i popoli .​

I funerali di Papa Francesco si terranno sabato 26 aprile alle ore 10:00 sul sagrato della Basilica di San Pietro. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re, secondo quanto comunicato dall’Ufficio delle celebrazioni liturgiche. Dopo i funerali dovrà riunirsi il Conclave per l’elezione del nuovo Papa.

Il Conclave è previsto per i primi di maggio e i cardinali elettori, circa 120 in tutto il mondo, saranno chiamati a scegliere chi guiderà la Chiesa in un’epoca di sfide complesse e cambiamenti profondi.

Ma chi potrebbe essere il prossimo Papa? Ecco una panoramica dei nomi più accreditati secondo osservatori vaticani, stampa e corridoi del Sacro Collegio. Ma chi sono i cardinali favoriti per diventare il nuovo Papa? Vediamo le nostre ipotesi.

Peter Kodwo Appiah Turkson (Ghana)

Di 76 anni, attualmente ricopre il ruolo di Prefetto emerito del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale.

Il cardinale ghanese è da anni tra i papabili più noti. È considerato un uomo di equilibrio, con una profonda sensibilità per le questioni sociali, l’ambiente e la giustizia economica. Parla correntemente diverse lingue e incarna l’universalità della Chiesa. Una sua elezione rappresenterebbe un segnale forte verso l’Africa e il Sud del mondo.

Matteo Zuppi (Italia)

All’età di 68 anni è considerato relativamente giovane e questo potrebbe favorirlo (pontificato lungo) e allo stesso tempo essere un problema. Attualmente ricopre il ruolo di Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), Arcivescovo di Bologna

Vicino alla Comunità di Sant’Egidio, noto per il suo impegno per la pace e il dialogo interreligioso, Zuppi è considerato il “Bergoglio italiano“. Ha una forte reputazione pastorale e mediatica. Il suo stile semplice e diretto piace molto ai fedeli e agli osservatori internazionali.

Luis Antonio Tagle (Filippine)

Di 67 anni, attualmente ricopre il ruolo di Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione.

Molto vicino a Papa Francesco, Tagle ha un volto giovane e un carisma che conquista. La sua popolarità in Asia e tra i giovani è altissima. Sostenitore di una Chiesa povera per i poveri, ha un profilo perfetto per rafforzare la presenza cattolica in Asia, una delle aree di maggior crescita per il Cristianesimo.

Christoph Schönborn (Austria)

Di 79 anni, attualmente è Arcivescovo emerito di Vienna. La sua età potrebbe essere una discriminante poichè si partirebbe già dal presupposto di un papato relativamente breve.

Teologo di altissimo profilo, è stato uno dei principali redattori del Catechismo della Chiesa Cattolica. È un riformista moderato e gode di grande rispetto all’interno del collegio cardinalizio. Tuttavia, l’età avanzata potrebbe rappresentare un ostacolo alla sua elezione.

Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo)

Arcivescovo di Lussemburgo, Relatore generale del Sinodo sulla sinodalità, all’età di 65 anni Hollerich è molto stimato per la sua visione moderna della Chiesa, è un convinto sostenitore di una maggiore collegialità e apertura. È stato indicato da alcuni come il “candidato dei sinodali”. Il suo nome è emerso sempre più negli ultimi anni.

Wilton Gregory (Stati Uniti)

Wilton Gregory è l’Arcivescovo di Washington, ha 76 anni e potrebbe essere tra i favoriti alla nomina.

Primo cardinale afroamericano della storia degli USA, è visto come simbolo di inclusività e attenzione alle tematiche razziali e sociali. Ha una forte esperienza pastorale e rappresenterebbe un segnale di apertura nei confronti del continente americano.