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Colf e badanti, come prendere il patentino di qualità

Sono diversi i vantaggi che spettano a colf e badanti che sono in possesso e la patentino di qualità. Si tratta della cosiddetta certificazione con normativa Uni 11766. Una nuova certificazione che serve al lavoratore per confermare le proprie competenze e alle famiglie per essere certe di aver assunto la persona giusta. La certificazione dal punto di vista del lavoratore è molto importante e porta numerosi vantaggi.

Certificazione Uni 11766 cos’è?

Lo chiamano patentino di qualità e nello specifico è quel certificato che attesta le competenze  di colf, badanti e baby-sitter. Tutto come previsto da un provvedimento a carattere europeo che serve per dare maggiore importanza ad una figura professionale sempre  più importante oggi giorno in  tutta Europa, quella degli assistenti familiari.

Per ottenere il patentino le badanti o le colf devono avere alcuni requisiti ben specifici.

Serve innanzi tutto l’aver lavorato regolarmente per almeno un anno, anche senza continuità, come badante, col, baby sitter e così via. I 12 mesi di lavoro devono essere stati effettuati nei 3 anni precedenti la data in cui si richiede il patentino. Occorre che il richiedente abbia una discreta conoscenza della lingua italiana. Infine serve la frequentazione di un corso di formazione.

Nello specifico il corso di formazione necessario deve essere di almeno 40 ore per quanto riguarda la colf, mentre sale a 64 ore per le figure che assistono altri soggetti, sia autosufficienti che non, quindi badanti e baby sitter.

Una volta finito il corso occorre superare un esame per poter ottenere il patentino. Una prova orale ed una

Serve avere anche specifiche qualità

Oltre ai requisiti prima citati, il lavoratore che vuole ottenere la certificazione Uni deve avere pure specifiche competenze in base al ruolo che va a svolgere. Così pertanto, una badante piuttosto che una baby sitter deve avere pure la piena conoscenza delle manovre da effettuare in situazioni di emergenza come possono essere il soffocamento dell’anziano o del bambino, tanto per fare un esempio. Sempre per badanti e baby sitter, occorre avere la dimistichezza del ruolo, con la capacità di saper interagire con anziani e bambini anche stimolandoli attivamente.

Alle badanti è chiesto anche di essere pienamente ed autonomamente capaci di garantire l’igiene e l’idratazione della persona assistita. Per tutti i lavoratori è richiesto di essere capaci di rispettare  il codice deontologico di comportamento, che prevede il rispetto della privacy, la riservatezza sulle informazioni sensibili della famiglia presso la quale si lavora, l’educazione e l’assenza di comportamenti aggressivi verso i soggetti che si assistono.

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