L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un indicatore che serve a restituire una fotografia della condizione economica del nucleo familiare e che consente l’accesso a numerosi benefici e agevolazioni fiscali, sociali e assistenziali in Italia.
Per calcolare l’ISEE, vengono considerati il reddito e il patrimonio di tutti i componenti del nucleo familiare. Un valore più basso dell’ISEE può portare a vantaggi economici. Esistono tecniche per abbassarlo, alcune delle quali sono considerate legali, mentre altre possono rientrare in pratiche fraudolente.
Una delle tecniche che alcuni cercano di utilizzare per abbassare artificialmente l’ISEE è quella di trasferire denaro tramite assegno circolare. In questo articolo, esploreremo come funziona questa tecnica e perché potrebbe non essere una pratica legalmente sicura.
Cos’è un assegno circolare?
Un assegno circolare è uno strumento di pagamento emesso da una banca o da un istituto finanziario, che garantisce il pagamento di una somma di denaro a favore di un beneficiario.
È un tipo di pagamento sicuro, poiché la banca emittente preleva l’importo direttamente dal conto del richiedente e lo garantisce al beneficiario. In altre parole, con un assegno circolare, l’importo viene già prepagato, a differenza di un assegno bancario, che potrebbe non essere coperto se il conto del pagante è insufficiente.
La tecnica dell’assegno circolare per abbassare l’ISEE
La pratica di “abbassare l’ISEE” tramite l’assegno circolare si basa sull’idea di trasferire una somma di denaro (ad esempio, parte del patrimonio familiare) a una persona esterna o un parente, utilizzando un assegno circolare, per ridurre il patrimonio dichiarato. In sostanza, si potrebbe cercare di far apparire che una parte del patrimonio sia stata “donata” o “trasferita”, diminuendo così l’importo totale dei beni posseduti.
Sebbene in teoria trasferire somme di denaro tramite assegno circolare possa sembrare una tecnica per ridurre l’ISEE, è importante sottolineare che il sistema di calcolo dell’ISEE è progettato per rilevare e prevenire tentativi di manipolazione fraudolenta.
Quando si presenta una dichiarazione ISEE, vengono considerati non solo i redditi e i patrimoni mobiliari (come conti bancari, azioni, obbligazioni), ma anche le transazioni e i trasferimenti patrimoniali recenti.
Se un assegno circolare viene utilizzato per trasferire denaro e ridurre il patrimonio dichiarato all’INPS, ma il trasferimento viene considerato un’operazione fittizia o senza una reale giustificazione economica, l’ente potrebbe rilevare la discrepanza e avviare un controllo. Se si scopre che l’operazione è stata effettuata al solo scopo di abbassare artificialmente l’ISEE, si potrebbero configurare dei reati di frode fiscale o dichiarazione fraudolenta, con conseguenti sanzioni penali e amministrative.
Le conseguenze legali
L’uso di tecniche non trasparenti per ridurre l’ISEE può comportare conseguenze legali gravi. Secondo la normativa, chi tenta di ridurre il valore dell’ISEE attraverso pratiche fraudolente, come il trasferimento fittizio di denaro tramite assegno circolare, rischia:
Se il trasferimento patrimoniale non è giustificato o risulta privo di motivazione economica plausibile, l’INPS può annullare l’ISEE e applicare sanzioni per la dichiarazione fraudolenta.
Se il tentativo di manipolazione dell’ISEE è riconosciuto come una frode, si può incorrere in procedimenti legali per frode fiscale o tentativo di elusione delle norme che regolano l’accesso alle agevolazioni.