La maggior parte delle misure pensionistiche oggi in vigore hanno una soglia di anni di contributi da raggiungere elevata. Molti però si chiedono come andare in pensione con pochi anni di contributi. Perché con i tempi che corrono, sono sempre più i lavoratori in difficoltà a trovare continuità di carriera a tal punto da completare i requisiti richiesti. E non si può certo spostare l’attenzione di un contribuente ai versamenti volontari. Perché significherebbe anticipare soldi per poter andare in pensione prima, e non tutti hanno questa possibilità. Ma esistono davvero delle misure che farebbero al caso dei lavoratori privi di queste lunghe carriere. Magari bisogna aggiungere altri requisiti, ma le possibilità non mancano.
La pensione con 5 anni di contributi
Basterebbero 5 anni di carriera per poter andare in pensione di vecchiaia. Ma in questo caso serve arrivare alla veneranda età di 71 anni. Ma si tratta pur sempre di una pensione, che a 67 anni è negata a chi non arriva a 20 anni di versamenti. Infatti la pensione di vecchiaia ordinaria si completa a 67 anni di età con 20 anni di contributi versati. Ma non per i contributivi puri. Chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, a 67 anni oltre ai 20 anni di versamenti, deve completare pure una pensione pari o superiore a 1,5 volte l’assegno sociale (circa 750 euro al mese ndr). La pensione di vecchiaia è una delle poche misure che evitano di dover arrivare a superare abbondantemente i 30 anni per la quiescenza. Come andare in pensione con pochi anni di contributi non può non partire dalla pensione di vecchiaia. Naturalmente ci sono alternative, ma la quiescenza di vecchiaia è la prima misura potenziale.
Le pensioni con pochi anni di contributi
Come andare in pensione con pochi anni di contributi è una prerogativa di chi proprio per la carriera è escluso da qualsiasi altra forma di pensionamento. Domanda che si pongono quanti non arrivano ai 42,10 anni di contributi (41,10 per le donne), della pensione anticipata ordinaria. ma anche da parte di chi non arriva ai 41 anni di contribuzione per la anticipata per i precoci, i 35 di opzione donna o dello scivolo usuranti e i 30 o 36 per l’Ape sociale. Perfino lo sconto di 5 mesi per gravosi e usuranti sulla pensione di vecchiaia, ammessa per loro a 66 anni e 7 mesi di età necessita di 30 anni di carriera. Oltre alla pensione di vecchiaia 20 anni bastano per le anticipate contributive. Serve però aver raggiunto i 64 anni di età, i già citati 20 anni di contributi ed una pensione pari almeno a 2,8 volte l’assegno sociale. E serve anche non avere versamenti prima del 1° gennaio 1996. E sempre 20 anni bastano per chi ha una invalidità specifica o pensionabile pari all’80%. In questo caso le donne possono uscire dal lavoro a 56 anni e gli uomini a 61 anni.