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Come andare in pensione prima del tempo nel 2025

Per andare in pensione prima del tempo ci sono diverse misure nel 2025, vediamo quali sono e che requisiti richiedono.

Nel 2025, chi desidera lasciare il mondo del lavoro in anticipo ha diverse opzioni a disposizione, grazie alle misure previste dal sistema previdenziale italiano. Le possibilità di andare in pensione prima del tempo dipendono da requisiti anagrafici, contributivi e dalle specifiche agevolazioni introdotte dal governo. Vediamo nel dettaglio le principali alternative.

Quota 103

Una delle misure principali per il pensionamento anticipato nel 2025 è Quota 103, che permette di accedere alla pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi. Questa formula, introdotta per sostituire Quota 102, consente ai lavoratori di ritirarsi prima rispetto ai requisiti ordinari, ma con alcune limitazioni sull’importo dell’assegno, che non può superare cinque volte il trattamento minimo fino al raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia.

Opzione Donna

Le lavoratrici possono accedere alla pensione anticipata attraverso Opzione Donna, destinata a coloro che hanno maturato almeno 35 anni di contributi e compiuto 61 anni di età (con riduzioni per chi ha figli). Da qualche anno la misura è destinata soltanto a

  • caregiver;
  • invalide civili in misura pari o superiore al 74%;
  • lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi.

Ll calcolo della pensione avviene interamente con il sistema contributivo, comportando una riduzione dell’assegno previdenziale rispetto ad altre formule.

Pensione prima del tempo con Ape Sociale

Un’altra alternativa è l’Ape Sociale, destinata a lavoratori in condizioni di particolare difficoltà. Per accedervi nel 2025, bisogna avere almeno 63 anni e 5 mesi di età e 30 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria di appartenenza.

L’Ape Sociale è riservata a disoccupati, caregiver, lavoratori con disabilità o impiegati in mansioni gravose, e prevede un assegno ponte fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Pensione anticipata ordinaria

Oltre alle misure straordinarie, resta valida la pensione anticipata ordinaria, che consente il ritiro dal lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età anagrafica. Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa per chi ha iniziato a lavorare in giovane età.

Pensione anticipata per lavoratori precoci

I lavoratori che hanno versato almeno 12 mesi di contributi effettivi prima dei 19 anni di età possono accedere alla pensione anticipata per lavoratori precoci con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età. Questo beneficio è riservato a specifiche categorie, tra cui disoccupati, caregiver e lavoratori con mansioni gravose.

Isopensione e Contratti di Espansione

Le aziende possono favorire il pensionamento anticipato dei dipendenti attraverso strumenti come l’isopensione, che consente ai lavoratori a cui mancano fino a 7 anni alla pensione di lasciare il lavoro con un assegno a carico del datore di lavoro. Un’alternativa simile è rappresentata dai contratti di espansione, che permettono il pensionamento con 5 anni di anticipo, a seguito di accordi tra aziende e sindacati.