Per chi ha invalidità la pensione è possibile subito, senza attendere e anche prima dei 50 anni. In Italia quello che sembra mancare è una pensione che non dipende dall’età, a cui il lavoratore possa accedere quando più desidera solo in presenza del requisito contributivo. Due misure lo permettono e sono la pensione anticipata prevista dalla Legge Fornero, in presenza di 42 anni e 10 mesi di contributi versati (per le donne basta un anno di contributi in meno) e la quota 41 per lavoratori precoci.
In entrambi i casi, le misure richiedono un numero elevato di contributi che non permettono l’accesso prima di una determinata età (nel migliore dei casi chi ha iniziato molto giovane a lavorare riesce ad accedere alla pensione prima dei 60 anni).
Gli invalidi hanno, invece la possibilità di accedere a una forma di pensione quando desiderano, anche prima di aver compiuto 50 anni.
Per approfondire leggi anche: Ben 1.400 euro per invalidi legge 104, indennità da 540 euro e assegno di assistenza da 850 euro
Andare in pensione subito con l’invalidità
Per gli invalidi, e forse non tutti lo sanno, la possibilità di pensionarsi è offerta in qualsiasi momento della vita. E non stiamo parlando dell’assegno mensile di invalidità legato al reddito, anche se molti lo chiamano, appunto, pensione di invalidità: questa prestazione è assistenziale e non legata ai contributi versati. Di fatto si interrompe nel momento che il beneficiario compie i 67 anni per trasformarsi in pensione di vecchiaia o in assegno sociale.
Gli invalidi, invece, che rispettano determinati requisiti possono accedere a una sorta di pensione che permette di anticipare anche di molti anno la pensione di vecchiaia. La prestazione è l’assegno ordinario di invalidità, il cui importo è calcolato sui contributi effettivamente versati dal soggetto al momento della presentazione della domanda.
Per accedere all’assegno ordinario di invalidità non esiste un limite di età e si tratta di una prestazione equiparata alla pensione (e proprio per questo motivo che percepisce l’assegno sociale non può accedere alla pensione).
Requisiti per l’assegno ordinario di invalidità
Per avere diritto all’assegno ordinario c’è un requisito sanitario e uno contributivo da rispettare. Innanzitutto va sottolineato che non possono richiederlo i dipendenti pubblici.
Per il riconoscimento è necessario avere una capacità lavorativa residua che non sia superiore a un terzo (almeno il 67% di invalidità civile), ma in questo caso deve essere riferita alla mansione che si svolge. Inoltre serve aver versato almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 nel quinquennio che precede la domanda.
Con questi requisiti l’invalido può scegliere di accedere all’assegno ordinario a qualsiasi età e ricevere un assegno calcolato sui contributi effettivamente versati. Questo significa che si potrebbe lasciare il lavoro anche prima dei 50 anni per prendere questa prestazione previdenziale che, in continuità dei requisiti richiesti, potrebbe essere goduta fino al compimento dei 67 anni, quando si trasforma in pensione di vecchiaia.