cancellare cartelle esattoriali cancellare cartelle esattoriali

Come cancellare le cartelle esattoriali: la guida definitiva

Una guida completa su quello che bisogna controllare nelle cartelle esattoriali prima di pagare per chiederne la cancellazione.

Come cancellare le cartelle esattoriali e liberarsi definitivamente dei debiti? Ricevere una cartella esattoriale è una delle esperienze più temute da chi ha debiti con il fisco, in quanto può comportare pesanti conseguenze economiche e legali. Tuttavia, non sempre è necessario pagare subito o accettare eventuali errori commessi dall’agenzia delle entrate. Esistono infatti diversi modi per annullare, cancellare o ridurre una cartella esattoriale, a seconda delle circostanze. In questa guida, vediamo come cancellare una cartella esattoriale in modo efficace.

Cartella esattoriale con errori, come si cancella?

La prima cosa da fare quando si riceve una cartella esattoriale è verificarne il contenuto e l’eventuale presenza di sbagli. Spesso le cartelle contengono errori, come importi sbagliati, voci non dovute, o debiti con pagamento già effettuato. Ecco cosa controllarein ogni cartella che si riceve:

  • Dati anagrafici: verifica che il tuo nome, indirizzo e codice fiscale siano corretti.
  • Importo dovuto: assicurati che l’importo indicato corrisponda effettivamente al debito che hai con il fisco.
  • Scadenze e interessi: controlla che gli interessi e le sanzioni siano calcolati correttamente.
  • Tributi già pagati: se hai già saldato il debito, verifica che il pagamento risulti aggiornato.

Se noti errori in questi dati, puoi chiedere l’annullamento della cartella contattando l’Agenzia delle Entrate-Riscossione anche in autotutela.

Da valutare, inoltre, sempre che non sia intervenuta la prescrizione del debito (in 5 o 10 anni, base al tributo, la tassa o l’imposta che si deve pagare) o della cartella esattoriale stessa (che ha la stessa prescrizione del debito per il quale richiede il pagamento).

Come cancellare una cartella illegittima

Se la cartella esattoriale è corretta nei dati, ma ritieni che ci siano motivi validi per non pagare (ad esempio, per un errore nei calcoli fiscali o una contestazione del tributo), puoi avviare una procedura di accertamento e contenzioso. In questo caso, è possibile avviare un ricorso amministrativo. Puoi presentare ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla notifica della cartella. È fondamentale che il ricorso sia ben motivato, quindi è consigliabile affidarsi a un professionista.

In alternativa si può procedere con una rettifica dell’atto se ti accorgi che l’errore è stato fatto dall’Agenzia delle Entrate. In questo caso puoi chiedere la rettifica dell’atto tramite una richiesta di annullamento.

Pagare le cartelle a rate per alleggerire il debito

Se il debito non è contestabile, la cartella è legittima e non ci si può appellare a nulla si deve procedere al pagamento per evitare esecuzioni forzate. Se hai difficoltà a pagarne l’importo in un’unica soluzione, puoi richiedere una rateizzazione del debito, che ti consente di suddividere l’importo in comode rate mensili. La rateizzazione può essere chiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ma in alcuni casi è necessario dimostrare la propria situazione economica per ottenere un piano personalizzato.

Cancellare una cartella esattoriale può essere complesso, ma non è impossibile e quando non è possibile c’è sempre la strada del pagamento rateale.

In ogni caso è importante agire tempestivamente e con le giuste informazioni. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un consulente fiscale o a un avvocato specializzato in diritto tributario, che possa assisterti nella contestazione o nel ricorso.

Potrebbe interessarti anche: