Ecco come difendersi dalle cartelle esattoriali per un invalido civile tra fermi amministrativi e pignoramenti. Ecco come difendersi dalle cartelle esattoriali per un invalido civile tra fermi amministrativi e pignoramenti.

Come difendersi dalle cartelle esattoriali se sei invalido civile

Ecco come difendersi dalle cartelle esattoriali per un invalido civile tra fermi amministrativi e pignoramenti.

Non pagare le cartelle esattoriali è sempre una cosa rischiosa. A prescindere da chi è il contribuente. Le conseguenze a cui vanno incontro i contribuenti che non pagano le tasse e finiscono con il ricevere le cartelle esattoriali quando il debito diventa di competenza dell’Agenzia delle Entrate Riscossione sono molto pesanti. Chi non paga le tasse, le imposte, le multe e i tributi alla fine deve avere a che fare con le cartelle esattoriali. In questo caso si dice che si finisce con l’iscrizione a ruolo.

Una volta iscritto a ruolo il debito e passati alla cartella esattoriale la situazione peggiora, perché l’Agenzia delle Entrate Riscossione può usare le maniere forti passando alla riscossione esecutiva. Parliamo di pignoramenti, confische, ipoteche e fermo amministrativo dei veicoli. Ma anche gli invalidi corrono questo rischio?

Come difendersi dalle cartelle esattoriali se sei invalido civile

Una cartella esattoriale è un titolo esecutivo. E pertanto se si continua a non pagare, si arriva a pignoramenti, confische, ipoteche e fermi amministrativi. Non esistono contribuenti che possono farla franca da questo punto di vista, se si escludono i nullatenenti che però vivono una situazione che non è certo da consigliare.

Anche chi ha problemi di salute non è esente da queste procedure. Perfino gli invalidi sono assoggettati a questi meccanismi. Ma per loro delle soluzioni di salvaguardia ci sono.

Ecco come tutelarsi dal fermo amministrativo come invalido

Avere un debito perché non è stata pagata una tassa o un’imposta è una cosa grave, ma lo è ancora di più quando questo debito diventa cartella esattoriale. Con questo strumento l’Agente della Riscossione può passare alle azioni esecutive di cui parlavamo in premessa. Può arrivare al pignoramento di stipendi, pensioni e conti correnti o può passare alle ganasce fiscali dei fermi amministrativi delle auto del contribuente indebitato e moroso.
Non esistono contribuenti che possono considerarsi immuni ma sul fermo amministrativo per gli invalidi la situazione può cambiare. Alleggerendosi di tanto.

Fermo amministrativo bloccato senza pagare la cartella da cui deriva

Il fermo amministrativo può essere eliminato dal veicolo su cui è caricato per diverse ragioni. Per esempio se l’auto è fondamentale per il lavoro che svolge il contribuente. Se il veicolo fermato è necessario per il lavoro che svolge il contribuente, quest’ultimo può chiedere la sospensione del fermo. Non parliamo di revoca, ma solo di sospensione perché fino a quando non si onora il debito, l’auto è sempre assoggettata a fermo, solo che viene concessa la possibilità di usarla per il lavoro.

In effetti fermare l’auto che serve al contribuente per il lavoro rischia di impedire al contribuente stesso di recuperare i soldi per pagare la cartella per esempio. Può accadere anche che il fermo venga sospeso se l’auto di un contribuente è necessaria per esigenze salvavita di un familiare affetto da gravi patologie. Ma anche se l’auto è utile al contribuente con invalidità accertata.
Basta presentare il modello F3 che non è altro che l’istanza di annullamento fermo su veicolo ad uso di persone diversamente abili.

Addio fermo amministrativo, ecco come fare dopo le cartelle esattoriali

Come fare a sospendere il fermo amministrativo per l’auto del disabile
Una sorta di autocertificazione con cui l’interessato sotto la sua responsabilità dichiara che il veicolo è utilizzato per il trasporto di una persona diversamente abile e pertanto chiede l’annullamento del preavviso di fermo o la cancellazione del fermo.

Per completare la presentazione del modello, bisogna allegare il libretto di circolazione del veicolo dove c’è l’indicazione che il veicolo è dotato di dispositivi per persona diversamente abile. Oppure si allega la fattura da dove si evince che il veicolo è stato acquistato godendo delle agevolazioni per disabili. O ancora, basta allegare la copia del contrassegno per disabili rilasciato dal proprio Comune di residenza.