Se esiste un problema che toglie il sonno a numerosi italiani questo problema sono le cartelle esattoriali. Moltissimi sono i contribuenti alle prese con le cartelle esattoriali nel 2025.
Lo ha ribadito ancora una volta tecnici ed esperti durante le audizioni parlamentari di Agenzia delle Entrate, Ufficio Parlamentare di Bilancio e Dipartimento delle Finanze. I numeri del non ancora riscosso da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione sono enormi. A tal punto che il lavoro del concessionario è prima di tutto ingessato da questa enorme mole di lavoro.
E poi è anche controproducente, visto che in molti casi ci sono cartelle esattoriali che potrebbero anche non essere mai incassate. A prescindere da tutto questo, oggi i contribuenti che hanno a che fare con questi debiti possono avere alcune soluzioni a loro favore.
Che permetterebbe loro di sistemare la situazione magari spalmando i debiti e pagandoli poco per volta. E presto potrebbe fare capolino una nuova ulteriore possibilità, che potrebbe essere molto vantaggiosa.
Ancora pochi giorni per fare domanda di riammissione alla rottamazione delle cartelle
Nelle audizioni è emerso un dato inequivocabile e cioè che molti sono i contribuenti che hanno aderito alle varie sanatorie, ma che sono decaduti dalle stesse. E sono con molte cartelle esattoriali ancora nel 2025.
Molti per esempio sono i decaduti della prima rottamazione delle cartelle, che vide i natali con il governo Renzi di diversi anni fa. Ma c’è anche chi ha aderito alla sanatoria del 2023, cioè alla rottamazione quater. Ed anche in questo caso è decaduto.
E per il semplice fatto di non aver pagato anche una sola rata come in effetti è vincolata la rottamazione quater. Soggetti questi che adesso potranno presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile.
Tornando quindi a godere dello sconto di sanzioni e interessi oltre che degli aggi di riscossione. E tornando a pagare le rate in scadenza da maggio 2025 a novembre 2027, cioè quelle ancora da onorare con l’aggiunta, alle stesse scadenze, degli arretrati maturati. Parliamo di tutte le rate precedenti, a partire da quella da cui la decadenza è scaturita. Perché anche gli arretrati potranno essere pagati a rate, e con l’aggiunta del 2% di interesse annuo.
Fino a 84 rate per le cartelle esattoriali, ecco i 12 mesi in più nel 2025
Nella riforma della riscossione il governo ha inserito una novità che riguarda le cartelle esattoriali fino al 2025. Infatti è stato incrementato il periodo di dilazione dei piani di rateizzazione ordinari. Dal primo gennaio 2025 c’è la possibilità di sfruttare 84 mesi per dilazionare le cartelle e non più solo 72 mesi. Una soluzione che possono adottare quanti hanno cartelle 2023, 2024 e 2025 e che non sono state inserite nella rottamazione quater.
In questo modo, si potranno pagare in 7 anni e con rate mensili con soglia minima pari a 50 euro a rata, i debiti rimasti fuori dalle varie rottamazioni.
Una soluzione utile anche a chi alla luce del fatto che con la rottamazione quater i piani di dilazione sono trimestrali e fino al 2027, ha interesse a posticipare ancora di più il rientro. A costo di perdere i vantaggi dei tagli su aggi, sanzioni e interessi. Perché con la dilazione ordinaria non si hanno sconti, anzi, il debito viene incrementato di interessi di dilazione.
La rottamazione della Lega, se viene accolta, 120 rate mensili per le cartelle esattoriali
La rottamazione quater ha riguardato le cartelle esattoriali fino al 30 giugno 2022, mentre la rottamazione quinquies guarderà alle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2023. Questa è la prima novità della rottamazione cartelle esattoriali 2025 che vorrebbe varare la Lega, come da sua proposta già depositata in sede parlamentare.
La proposta quindi prevede una nuova rottamazione per i debiti affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023, ma con 120 rate da pagare in 120 mesi. Cioè 10 anni di rate mensili che tra l’altro offriranno la salvaguardia della decadenza fino a 8 rate anche non consecutive.