Come monetizzare al massimo l’invalidità superando 1.200 euro al mese di trattamenti Come monetizzare al massimo l’invalidità superando 1.200 euro al mese di trattamenti

Come monetizzare al massimo l’invalidità superando 1.200 euro al mese di trattamenti

Monetizzare al massimo la condizione di invalidità ed arrivare a prendere trattamenti di oltre 1.200 euro al mese.

Essere invalidi non è certo una cosa semplice da affrontare. Perché le patologie, gli acciacchi, le condizioni fisiche o psichiche sono un serio problema per chi li ha. Ma se a questo aggiungiamo che ci sono a volte difficoltà a svolgere le consuete attività della vita quotidiana, ci sono riduzioni della capacità lavorativa e problemi di reddito, la situazione peggiora drasticamente. E allora cosa fare? Non c’è altra strada che cercare di monetizzare al massimo l’invalidità. Ed in alcuni casi si arriva a prendere diversi trattamenti tutti insieme che fanno superare anche i 1.200 euro al mese.

Come monetizzare al massimo l’invalidità superando 1.200 euro al mese di trattamenti

L’invaldo è un soggetto vulnerabile e fragile e da quando in Italia è stata messa la lente di ingrandimento su questi soggetti, che giustamente vengono distinti da quelli meno fragili per alcune prestazioni che per i primi sono fruibili e per i secondi no, le cose sono migliorate. Per esempio in materia previdenziale e assistenziale la distinzione dei contribuenti in soggetti vulnerabili e non, si nota bene anche con l’Assegno di Inclusione, cioè con la misura che ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza.

Invalidi e prestazioni, ecco cosa fare per iniziare ad essere considerato

Un invalido più o meno grave ma a basso reddito è un fragile ed ha diverse misure di sostegno da sfruttare che l’INPS eroga.
Con la definizione di invalidi totali, si fa riferimento a soggetti che hanno il 100% di invalidità ed hanno una totale inabilità lavorativa. Se a questo si aggiungono le difficoltà a svolgere le comuni mansioni della vita quotidiana, anche semplici come la deambulazione, ecco che possono presentare domanda di invalidità civile. Si parte dal certificato medico introduttivo del medico di base, si continua con la presentazione della domanda all’INPS tramite patronato e si finisce con la visita medica presso la commissione invalidi civili INPS/ASL.
E sarà la commissione ad assegnare al richiedente il giusto grado di disabilità che permette nel 2025 di poter percepire un trattamento mensile di circa 340 euro al mese. Naturalmente non basta il riconoscimento della disabilità perché bisogna rispettare anche dei limiti reddituali come per tutte le prestazioni assistenziali, che nel 2025 in attesa di conferme dall’INPS dovrebbe assestarsi a 19.616 euro circa.

Invalido ma non solo, se ci sono redditi bassi le prestazioni crescono

Se l’invalido ha redditi bassi e soprattutto ha un ISEE basso, ecco che ci sono dei sussidi che si possono aggiungere alle prestazioni per gli invalidi.
Chi ha redditi al di sotto di 9.600 euro potrebbe infatti avere diritto alla maggiorazione che porta la prestazione di invalidità ad arrivare a circa 750 euro al mese. Se l’invalido è talmente grave da godere pure dell’indennità di accompagnamento, ecco che si può prendere pure questo trattamento che può arrivare a superare 530 euro al mese. In questo modo l’invalido può avere diritto ad un insieme di trattamenti che sfiorano i 1.300 euro al mese. Che se guardiamo al mondo del lavoro, non tutti i dipendenti riescono a prendere come stipendio.