In genere nel sistema pensionistico italiano la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del completamento dei requisiti. Solo in alcuni casi la decorrenza parte dal mese successivo a quello della presentazione della domanda di pensione. Sempre nel sistema previdenziale vige anche la regola della cristallizzazione del diritto, nel senso che chi ha maturato il diritto alla pensione, non lo perde negli anni anche se la misura cambia regole, cambia requisiti e addirittura, anche se la misura viene cessata. Il diritto maturato vale anche per le regole di calcolo della prestazione. Fino a quando una misura funziona in un certo modo, chi ha raggiunto per tempo i requisiti può sempre sfruttarla. Fatta questa debita premessa, adesso vediamo come prendere gli arretrati della pensione spostando la decorrenza anche un anno e più indietro.
Come prendere gli arretrati della pensione spostando la decorrenza oltre un anno indietro
Grazie a delle normative di favore, i nati nel 1958 ed i nati nel 1961 possono andare in pensione con la quiescenza di vecchiaia o con la pensione anticipata contributiva godendo però in alcuni casi di una netta agevolazione. Questa normativa riguarda solo le lavoratrici che hanno iniziato a versare dopo il 1995 e solo se hanno avuto dei figli nella loro vita. E sono proprio loro che possono prendere gli arretrati della pensione spostando la decorrenza oltre un anno indietro. Potrà sembrare strano che arrivati a 67 anni ci siano contribuenti che hanno diritto a degli arretrati. Eppure è la verità.
A 67 anni con la domanda di pensione si può chiedere all’INPS un calcolo più favorevole. Ma andiamo con ordine e iniziamo dai requisiti per le pensioni di vecchiaia e per le pensioni anticipate.
Nel primo caso servono almeno 67 anni di età, almeno 20 anni di contributi e una pensione non inferiore come importo all’assegno sociale. Nel secondo caso, almeno 64 anni di età, almeno 20 anni di contributi versati e una pensione non inferiore a 3 volte l’assegno sociale.
I chiarimenti sulle pensioni anticipate contributive e sulla vecchiaia per i contributivi puri
Il pensionamento a 67 anni con le pensioni di vecchiaia oppure a 64 anni con le pensioni anticipate contributive. Nel primo caso non ci sono differenze tra uomini e donne ed i requisiti prima citati sono identici a prescindere dal genere. Invece per le pensioni anticipate contributive c’è una differenza tra uomini e donne ma soprattutto tra donne che hanno avuto dei figli e donne che non li hanno avuti.
Chi ha avuto due figli o più può andare in pensione anticipata contributiva con un trattamento non inferiore a 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale. Se i figli sono solo uno, il limite sale a 2,8 volte. E senza figli, ecco che anche le donne vengono trattate come gli uomini, con una pensione pari almeno a 3 volte l’assegno sociale.
Ecco gli arretrati e come prenderli spostando la decorrenza della pensione
Il governo Meloni nella legge di Bilancio ha introdotto 16 mesi di taglio sull’età pensionabile per le lavoratrici che hanno avuto tanti figli. In pratica lo sconto di 4 mesi a figlio fino a massimo 12 mesi con tre o più figli in vigore fino al 2024 diventa pari a 16 mesi per chi ha avuto 4 o più figli. Questo vale sia per la pensione di vecchiaia che per la pensione anticipata contributiva. E sempre per i contributivi puri naturalmente. In questo modo si consente di anticipare l’uscita nel 2025 a 65 anni e 8 mesi di età per le pensioni di vecchiaia o a 62 anni e 8 mesi per le pensioni anticipate contributive.
Arretrati sulla pensione 2025, ecco a chi spettano
Per i nati nel 1958 o nel 1961, rispettivamente per la quiescenza di vecchiaia o per l’anticipata, ormai è tardi per sfruttare l’anticipo. Ma anche uscendo dal lavoro senza godere dell’anticipazione, si può sfruttare lo stesso questo vantaggio.
In sostanza, una lavoratrice che anche senza aver sfruttato l’anticipo può recuperare i mesi arretrati prendendo una sorta di conguaglio. Come se l’uscita fosse stata davvero all’età prevista. In pratica, si parte dalla data in cui è stato maturato il diritto alla pensione. Una donna che compie adesso 67 anni, se ha avuto 4 figli ha maturato il diritto alla pensione a 65 anni e 8 mesi. Ed è da quella data che parte il calcolo della pensione e la sua decorrenza.