Vuoi andare in pensione a 62 anni di età? nel 2024 la soluzione esiste. Non sarà delle più facili da prendere, e sarà una via non indolore dal punto di vista degli importi, ma la pensione a 62 anni nel 2024 si prende con la Quota 103. Paletti, limiti e perfino delle finestre abbastanza lunghe sono le cose che vanno considerate di questa speciale misura pensionistica che la Legge di Bilancio ha confermato fino al 31 dicembre prossimo.
La pensione a 62 anni nel 2024, ecco come
Per andare in pensione a 62 anni di età nel 2024 servono almeno 41 anni di contributi versati. Di questi almeno 35 anni devono essere effettivi da lavoro. Quindi, nei 35 anni non vanno considerati i contributi figurativi da malattia e da disoccupazione. Sono le due regole base della Quota 103, misura che il Governo ha deciso di prorogare al 31 dicembre 2024.
Come è strutturata la pensione con Quota 103
La misura è cambiata rispetto al 2023. Infatti il calcolo della prestazione è diventato contributivo. Anche chi ha iniziato a lavorare prima del 1996, e non può essere diversamente visto che servono 41 anni di versamenti, riceverà un trattamento contributivo. Un calcolo penalizzante soprattutto per chi al 31 dicembre 1995 può vantare già 18 o più anni di contributi. Infatti questi soggetti avrebbero diritto al calcolo retributivo fino al 31 dicembre 2011. Inoltre la misura non può superare 4 volte il trattamento minimo INPS. Nel 2023 questo limite era pari a 5 volte. Un altro inasprimento che collegato al calcolo contributivo, rende la Quota 103 nettamente penalizzante rispetto alla versione 2023.
Le finestre di attesa
Ma non meno importanti sono le finestre di decorrenza del trattamento. Infatti con la Quota 103 la pensione non viene pagata dal primo giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti. La pensione con la Quota 103 non scatta dal mese successivo a quello del compimento dei 62 anni di età per chi ha già 41 anni di contributi. Se l’interessato è un lavoratore del settore privato (sia dipendente che autonomo), dovrà attendere 7 mesi. Se invece il richiedente è un lavoratore del settore pubblico (tranne per la Scuola dove la pensione è collegata all’avvio del nuovo anno scolastico), l’attesa è di 9 mesi.