Arrivare ad un importo importante di pensione dipende da tanti fattori. Ci sono i contributi da versare, l’età di uscita, i coefficienti di trasformazione e così via dicendo.
A volte però oltre ad essere importante prendere soldi in più sulla pensione, o trattamenti dignitosi, è fondamentale arrivare ad un giusto importo perché ne va del diritto alla pensione. Ci sono misure che prevedono un limite di importo al di sotto del quale la pensione non si prende. Una di queste misure è la pensione anticipata contributiva.
Lo sai che a 64 anni di età non puoi andare in pensione se il trattamento non arriva ad almeno 3 volte l’assegno sociale? Alla luce di questo aspetto, ecco che diventa fondamentale per chi magari ha 30 anni di versamenti o sta per completarli, avendo iniziato a versare dopo il 1995, arrivare ad oltre 1.600 euro di pensione.
Con 30 anni di contributi come posso arrivare a 1.600 euro di pensione?
Andare in pensione prima con la quiescenza anticipata contributiva prevede due limiti netti. Perché è vero che bastano 64 anni di età e 20 anni di versamenti. Ma serve soprattutto aver cominciato a versare contributi a qualsiasi titolo solo dopo il 31 dicembre 1995. E serve arrivare ad almeno 1.616,07 euro al mese di trattamento. Perché l’assegno sociale 2025 è pari a 538,69 euro al mese.
Salvo che per le donne che hanno avuto dei figli, il cui limite scende a 2,8 volte l’assegno sociale con un figlio e a 2.6 volte l’assegno sociale con 2 o più figli, il limite prestabilito è questo.
Chi ha iniziato a versare dopo il 1995 può arrivare quindi entro fine 2025, se ha versato continuativamente, fino a 30 anni di versamenti. Ma come si fa ad arrivare a 1.600 euro di pensione?
Come arrivare al giusto importo del trattamento a 64 anni
Arrivare a 1.616,07 euro di trattamento con 30 anni di versamenti a 64 anni di età non è la cosa più facile del mondo. Prima di tutto perché il coefficiente di trasformazione del montante contributivo in pensione è più basso rispetto ai 67 anni di età ed è peggiore del 2024 dopo l’aggiornamento biennale 2025.
Per la pensione con calcolo contributivo si prende il montante contributivo accumulato. Lo si rivaluta al tasso di inflazione. E poi si moltiplica per il coefficiente relativo all’età di uscita. A 64 anni questo coefficiente è 5,088%.
Significa accumulare un montante di circa 450mila euro per arrivare ad un trattamento annuale di oltre 21mila euro all’anno. Se consideriamo che i contributi sono commisurati allo stipendio e che un dipendente versa il 33% della sua retribuzione all’INPS, la retribuzione da prendere, cioè lo stipendio, deve essere nell’ordine di 50.000 euro all’anno in media.