Condominio: i morosi subito pignorati, ma a rischiare è l’amministratore e non gli altri residenti Condominio: i morosi subito pignorati, ma a rischiare è l’amministratore e non gli altri residenti

Condominio: i morosi subito pignorati, ma a rischiare è l’amministratore e non gli altri residenti

Cosa deve e può fare l’amministratore di condominio contro i morosi e perché a rischiare è anche lui stesso e non gli altri condomini.

Una delle materie più particolari e ricche di sfaccettature è senza dubbio il condominio. Le questioni condominiali, sulla ripartizione delle spese, sui pagamenti da effettuare e così via dicendo, sovente finiscono in liti giudiziarie e contenziosi. In un condominio ci sono ruoli ben specifici, perché c’è l’amministratore, c’è l’assemblea, ci sono presidenti e segretari dell’assemblea.
A volte vivere in un condominio è salato dal punto di vista delle spese da sostenere ed è pure particolare dal punto di vista dei rapporti con gli altri residenti.

Condominio: i morosi subito pignorati, ma a rischiare è l’amministratore e non gli altri residenti

Le spese condominiali sulle parti comuni dello stabile in genere sono parte integrante del regolamento di condominio approvato dall’assemblea condominiale e dove ci sono anche le quote millesimali, che sono i parametri usati per dividere queste spese tra i vari residenti. Ed è sempre l’assemblea a stabilire regole, cifre e modalità di pagamento di queste spese. E se c’è chi non paga come funziona?

Fermo restando il fatto che in un condominio ogni soggetto è tenuto a pagare queste spese condominiali se riguardano la gestione, la manutenzione e l’amministrazione dell’immobile, come si fa nei casi di morosi o di soggetti che non vogliono sentire ragioni riguardo al pagamento?

I morosi in condominio, i pignoramenti e l’operato dell’amministratore


Come si legge sul sito del quotidiano Italia Oggi, potrebbe essere l’amministratore di condominio a dover adottare alcune procedure necessarie da diversi punti di vista. Innanzitutto per sua stessa salvaguardia, nel senso che senza l’adozione della giusta procedura, sarebbe l’amministratore ad essere responsabile. E poi per fare in modo che chi omette i pagamenti finisca subito in quelle procedure di esecuzione forzata che anche sui condomini si applicano.
Come prevede il Codice Civile al suo articolo numero 1129, ricade sull’amministratore di condominio l’onere di agire per la riscossione forzosa dei crediti salvo i casi in cui l’assemblea abbia deciso diversamente. Le regole sono precise. Entro 6 mesi dal mancato pagamento l’amministratore deve avviare le azioni di riscossione per evitare di incorrere in quello che a tutti gli effetti può essere considerato un caso di negligenza nei propri doveri.

Il decreto ingiuntivo per i morosi nei condomini

L’amministratore farebbe bene a prestare attenzione a quanto detto prima, perché i rischi sono tutti per lui in questi casi. Farebbe bene a procedere subito con queste iniziative che per esempio partono dal decreto ingiuntivo. Che tra l’altro, sempre come previsto dalle normative in vigore, ha una procedura fast, cioè rapida. Se il debito a carico di un condomino che non ha pagato è certo con tanto di prove certe, l’amministratore può rivolgersi direttamente ad un tribunale. E il giudice può emanare subito il decreto ingiuntivo che poi passa la palla al debitore. Il quale ha solo 40 giorni di tempo per fare opposizione o per pagare. Ed in caso di morosità protratta oltre questo termine, ecco immediatamente avviarsi le procedure di esecuzione forzata, come i pignoramenti.

In pratica, l’amministratore deve rispettare le regole e evitare di essere accusato di negligenza. E per fare questo si può utilizzare una versione rapida del decreto ingiuntivo che è immediatamente esecutivo. E non c’è bisogno di passare dall’assemblea condominiale. Oltretutto nei poteri dell’amministratore c’è anche la possibilità di sospendere per il condomino moroso, la fruizione dei servizi condominiali comuni.