Ormai sembra tutto fatto e il condono delle cartelle esattoriali è vicinissimo. Infatti ciò che il primo decreto Sostegni ha stabilito, necessita ancora del decreto attuativo del Mef per entrare in funzione, ma ormai ci siamo, perché indiscrezioni danno per imminente la pubblicazione dell’atto che p necessario per rendere attiva la misura.
Naturalmente solo il decreto di attuazione del Mef permetterà di rendere ufficiali modi e tempi con cui i contribuenti indebitati con il fisco potranno trarre beneficio da quello che è un autentico condono.
Quali debiti sono cancellabili
Saranno sicuramente i debiti fiscali fino a 5mila euro se affidati all’agente della riscossione fra il 2000 e il 2010, a rientrare in una cancellazione definitiva. La misura comunque riguarderà i contribuenti con un reddito fino a 30mila euro, riferito all’anno fiscale 2019.
Siamo in ritardo nel decreto di attuazione, evidentemente perché c’è da limare i dettagli, ma come detto in premessa, ormai ci siamo e sembra imminente l’uscita dell’atto.
Condono fiscale, cosa dovrebbe accadere adesso
Il decreto attuativo non può in nessun caso correggere ciò che il decreto che ha varato la misura ha previsto. Per questo ormai è pressoché certo che verranno cancellate tutte le cartelle che risulteranno alla data del 23 marzo 2021, con un importo, anche se residuo, pari o inferiore ad euro 5.000.
Esclusi da questa maxi sanatoria l’IVA sulle importazioni e i recuperi derivanti da illegittimi aiuti di Stato precedentemente concessi. Fuori dalla sanatoria anche eventuali multe e sanzioni che fuoriescono da sentenze di condanna.