Si delineano scenari interessanti per le cartelle esattoriali nella nuova manovra finanziaria del Governo. Infatti nella legge di Bilancio ci sarà una nuova sanatoria delle cartelle. E saranno cancellati e scontati tutti i carichi dei contribuenti, se diventati ruolo entro il 2015. Alcune verranno cancellate d’ufficio, altre scontate e rateizzate. Ma quali saranno le cartelle cancellate? Un dubbio lecito dei lettori che stentano a capire quali saranno i ruoli cancellati ma anche quelli che sarà possibile sanare. Fino alla pubblicazione della legge di Bilancio la sicurezza del provvedimento non c’è, ma ormai appare chiaro. Domande molte però. Condono cartelle fino a 1.000 euro, dentro bollo auto, IMU, TARI e poi? la domanda principale è questa.
Quali sono le cartelle che saranno cancellate?
Fissato ormai il limite al 2015 occorre approfondire il campo delle novità, per quanto riguarda le cartelle cancellate d’ufficio. Quali saranno i debiti cancellati? Quelli sotto i mille euro sono la stragrande maggioranza di quelli a carico dei contribuenti. E dal momento che quelli cancellati sono proprio quelli fino a 1.000 euro, per singolo tributo o tassa e quindi per singolo anno, azzerate saranno bollo auto, multe per violazioni del Codice della Strada, IMU, TARI, Canone RAI e così via. Chi non ha pagato il bollo 2010, 2011 e così via, se sono già cartelle esattoriali il 31 dicembre 2015, dovrebbero essere, per esempio, tutte cancellate.
IRPEF, IRAP e i debiti sopra i 1.000 euro
Le cartelle sotto i 1.000 euro e la sanatoria è già definita quindi. Più dubbi riguardano le cartelle più grosse, quelle che non verranno cancellate d’ufficio ma che verranno inserite nella parte 2 della sanatoria, quella relativa alla nuova rottamazione delle cartelle. Ai contribuenti verrà consentito di pagare solo la metà del debito se di importo alto. E potrebbero venire cancellati interessi e sanzioni, sostituite da una sanzione forfettaria del 5%. E rate concesse da 5 a 10 anni. Quindi cancellati non solo i ruoli fino a 1.000 euro ma anche la metà di quelli più alti di importo, che non è poco. E che da alla sanatoria le parvenze di un autentico condono.