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Congedo obbligatorio per i padri lavoratori, nel 2021 passa a 10 giorni: regole

Nel 2021 la durata del congedo obbligatorio per i padri lavoratori passa da 7 a 10 giorni. Le regole per fruirne.

Il congedo obbligatorio per i lavoratori padri passa, nel 2021, da 7 a 10 giorni. A comunicarlo è l’INPS con la circolare numero 42 del 2021 che illustra, tra le altre cose, tutte le novità al riguardo introdotte dalla legge di Bilancio 2021 (articolo 1 comma 363 della legge 178 del 2020).

Con riferimento esclusivo alle nascite che si collocano tra il 1 gennaio del il 31 dicembre 2021 i neo padri lavoratori dipendenti hanno diritto ad un congedo obbligatorio di 10 giorni (fino al 2020 era previsti soltanto 7 giorni).

Il padre lavoratore oltre ai 10 giorni di congedo obbligatorio, da fruire entro i primi 5 mesi di vita del figlio, può contare su un ulteriore giorno di congedo retribuito previo accordo con la madre in sostituzione di un giorno di congedo obbligatorio a lei spettante.

Per gli eventi di nascite e adozione, invece, intervenuti tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2020 i giorni di congedo restano 7 anche se si decide di fruirne nel corso del 2021.

Congedo obbligatorio padre: le regole

Per il periodo di astensione obbligatoria il neopapà ha diritto ad una indennità pari al 100% della retribuzione (e relativa copertura contributiva figurativa) totalmente a carico dell’INPS. L’indennità, erogata dal datore di lavoro, sarà poi conguagliata all’INPS in sede di pagamento dei contributi.

Per poter fruire del congedo obbligatorio il lavoratore padre deve darne comunicazione in forma scritta al datore di lavoro indicando i giorni in cui intende beneficiare del congedo con almeno 15 giorni di anticipo; se in occasione del parto sulla base della data presunta della nascita.