Il congedo straordinario retribuito permette di fruire, per un massimo di 24 mesi, di una aspettativa dal lavoro coperta da indennità pari all’ultimo stipendio base. Tutto il periodo è coperto da contribuzione figurativa e, quindi, il caregiver a livello previdenziale non perde nulla.
La cosa da sottolineare, però, è che il congedo non viene riconosciuto a tutti i familiari indistintamente. Segue, infatti, un vincolante ordine di priorità familiare che scala solo in mancanza, decesso o patologia invalidante dell’avente diritto. Sul congedo straordinario Legge 104 scopriamo la verità su come funziona l’ordine di priorità familiare.
Qual è l’ordine di priorità familiare?
A richiedere il congedo può essere solo l’avente diritto in base al seguente ordine di priorità familiare:
- il coniuge convivente ;
- il padre o la madre, ma solo in caso di decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte dell’unione civile convivente;
- uno dei figli conviventi nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
- uno dei fratelli o sorelle conviventi nel caso in cui il coniuge convivente,la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori ed i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
- un parente/affine entro il terzo grado convivente solo nel caso in cui il coniuge convivente,la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli/sorelle conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
- il figlio non convivente a patto che richieda residenza con il genitore anche dopo la presentazione di domanda di congedo.
Congedo straordinario Legge 104: la verità sull’ordine di priorità familiare
Per la scalabilità del congedo straordinario, quindi, basta che l’avente diritto non sia convivente con l’invalido (a eccezione dei genitori che non hanno bisogno della convivenza). Per poter fruire del congedo straordinario un fratello o una sorella del disabile è necessario che questi sia invalido.
Ma non necessariamente deve essere vedovo o senza figli. Importante è che il coniuge o gli eventuali figli non siano conviventi con l’invalido e il fratello o la sorella che lo vuole richiedere si.
Praticamente l’avente diritto al congedo è sempre il primo familiare dell’elenco dell’ordine sopra riportato che convive con il disabile. Se l’invalido con Legge 104 è orfano e vive da solo, qualsiasi familiare può essere l’avente diritto al congedo, a patto che sposti la residenza con l’invalido. E questa è la verità sull’ordine di priorità familiare che è vincolante solo fintanto che il titolare di Legge 104 convive con qualcuno o ha i genitori in vita.