Con la fine dell’estate, arriva una concreta accelerata per quanto concerne il rinnovo del contratto dei lavoratori statali.
E con il nuovo documento collettivo, non sono poche le novità che arriveranno. Infatti il perimetro in cui opererà il nuovo documento è vasto. Si va dal classico aumento di retribuzione al lavoro agile o smart working come si chiama oggi.
Dopo il primo vertice in cui si è messa a posto l’agenda futura, solo nel mese di settembre sono previsti 4 summit. Ma cosa devono aspettarsi concretamente i lavoratori? vediamo di approfondire il punto della situazione.
Le date da segnare in rosso per il rinnovo del contratto degli statali
Nel mese di settembre appena entrato, Aran e sindacati, cioè i rappresentanti dei lavoratori e l’Agenzia che ha il compito di trattare con le parti sociali in nome del governo (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), si incontreranno il 9, il 15, il 22 e il 23 settembre.
Queste le date che sono state già messe in calendario per arrivare alla tanto attesa fumata bianca per il rinnovo del contratto collettivo nei vari comparti della Pubblica Amministrazione.
Cosa cambierà per i lavoratori pubblici
In primo luogo il nuovo contratto porterà un incremento medio delle retribuzioni dei lavoratori pubblici pari a circa 104 euro al mese lordi. Un aumento in busta paga che, se il cronoprogramma sarà rispettato, dovrebbero finire nelle buste paga dei lavoratori già per il mese di dicembre 2021. A dirfe il vero non tutti i comparti sembra potranno rispettare questa data, ma per esempio appare probabile che per il comparto delle Funzioni Centrali sarà dicembre la data utile.
Alla voce progressioni di carriera, verrà istituita la quarta area. Una area dove confluiranno oltre ai lavoratori con notevole professionalità, anche i neo assunti che nella Pubblica Amministrazione verranno inseriti grazie al programma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Per le progressioni di carriera si elimina il requisito del titolo di studio, e questo aspetto non è da sottovalutare perché si da importanza al semplice diploma, senza necessariamente la laurea per il passaggio interno in una determinata posizione (diverso il caso del passaggio di posizione all’esterno per cui la laurea servirà ancora).
E visto che la pandemia non è certo finita e visto che lo smart working ha dato una concreta mano da oltre un anno e mezzo, anche questo lavoro agile subirà novità nel nuovo contratto.
Lo smart working per gli statali fino al 31 dicembre 2021 andrà avanti come adesso, in maniera “semplificata”. Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, da tempo sostiene la necessità di far rientrare in ufficio tutti i dipendenti pubblici il Prima possibile. SI parla però di cancellare il limite del 50% come soglia minima.
E poi alcune regole specifiche per chi lavora da casa, come la messa nero su bianco delle fasce di disconnessione da 11 ore consecutive, delle fasce di contattabilità e di operatività.