E alla fine sul coprifuoco vuoi o non vuoi sono emerse tutte le contraddizioni della politica di oggi. Ieri alla Camera di votava un Ordine del giorno di Fratelli d’Italia che ne chiedeva l’abolizione nelle zone gialle. Più o meno quello che chiede Salvini e la Lega che hanno avviato addirittura una petizione on line.
Ma la petizione resta e l’Odg è stato bocciato, con la Lega che non ha votato in aula come Forza Italia. Ma sul coprifuoco, PD e M5S votano contro la sua cancellazione, però aprono alle richieste della Lega di rivedere l’orario da metà maggio, in base ai contagi.
Meloni, Molinari e cosa succede nel centrodestra
La stranezza della politica nostrana sì è manifestata tutta ieri a Montecitorio. La Lega e Fratelli d’Italia sono con Forza Italia alleati di centrodestra. Ma al governo la Meloni fa opposizione, le altre due forze appoggiano Draghi. E ieri per esempio, Lega e Forza Italia non hanno votato ne contro ne a favore all’Ordine del giorno di Fratelli d’Italia che chiedeva la cancellazione del coprifuoco.
Polemiche in maggioranza, con il PD che parla di non voto leghista assurdo, perché non si può stare al governo “a la carte” come detto dalla Serracchiani. Molinari, capogruppo della Lega è stato ironico alla Camera contro la Meloni che ha contestato il fatto che il Recovery Plan da oltre 300 pagine non è stato dato al Parlamento qualche giorno prima per studiarlo.
“Siamo ben pagati per leggere 300 pagine in un giorno”, così Molinari ha ironizzato sulle istanze della Meloni, in barba al fatto che FDI e Lega sono alleati al di fuori del Parlamento.
Resta il fatto che la Lega prima avvia una raccolta firme per cancellare il coprifuoco e poi si accontenta del fatto che dal Premier Draghi è stata avallata, dopo che la seduta in Parlamento ieri è stata sospesa diverse volte per le trattative, l’ipotesi di rivedere il coprifuoco tra due o tre settimane, ipotesi questa che a dire il vero era già preventivata come disse giorni fa anche il Ministro della Salute Speranza.
Il governo diviso sul coprifuoco
Dalla Meloni nel suo intervento alla Camera anche un appunto sul fatto che tra qualche settimana si dovrà rivalutare il coprifuoco perché il governo ha detto di voler rivedere il provvedimento alla luce dei contagi. “Ci state dicendo che abbiamo ragione noi? O ci state dicendo che fino ad oggi il coprifuoco è stata una misura scollegata dal numero dei contagi?”, queste le invettive della leader di FDI sulla promessa del governo di valutare un cambio di rotta verso metà maggio, provvedimento che Salvini e la Lega ieri hanno pubblicizzato come una loro vittoria.
E così hanno fatto arrabbiare PD e M5S, perché di fatto la maggioranza su un suo provvedimento, che resta il coprifuoco, si è diviso, dal momento che l’Odg della Meloni non ha avuto il voto contrario di tutta la maggioranza con Lega e FI non presenti al momento della votazione.
Salvini in pratica fa quello che vuole al governo, ed è inevitabile visto che una cosa è restare insieme quando si parla di soldi in arrivo del Recovery Plan ed una cosa è stare insieme quando i soldi andranno spesi.
La Lega dovrà spiegare al suo elettorato, tra cui molti imprenditori dei Pubblici Esercizi del Nord Italia il perché non ha subito avallato la tesi di FDI con la cancellazione del coprifuoco.
Se da un alto è evidente che Salvini e soci hanno tirato i fili costringendo il governo a ritoccare il punto sul coprifuoco, costringendo M5S e PD ad ingoiare il boccone amaro, è altrettanto vero che la posizione della Lega stride con la petizione sul coprifuoco dal Carroccio lanciata.