Ci sono delle misure previdenziali di pensionamento anticipato che necessitano di alcuni adempimenti preventivi per poter andare in pensione. Ed anche non necessariamente nel 2023. Anche se da poco è entrato il 2023 e quindi per chi dovrà uscire dal lavoro nel 2024 il pensionamento sembra ancora distante, ci sono alcune cose che vanno fatte immediatamente. Una di queste è la domanda di certificazione del diritto, soprattutto per alcune misure che lo prevedono espressamente. Una di queste è lo scivolo in regime lavoro usurante che permette il pensionamento a partire dai 61 anni e 7 mesi di età con 35 anni di contributi versati. Ma cosa devono fare gli interessati a questa particolare misura di pensionamento anticipato? Cosa fare nel 2023 per andare in pensione a 61 anni e 7 mesi nel 2024? domande che devono essere approfondite.
Pensione a 61,7 anni? ecco cosa bisogna fare per il 2024
Nel 2024 tutti coloro che rientrano nell’elenco dei lavoratori alle prese con mansioni usuranti e tutti coloro i quali rientrano nel lavoro notturno potranno sfruttare una misura che ha bisogno di un adempimento aggiuntivo rispetto ad altre misure. Per esempio il lavoratore che nel 2024 uscirà dal lavoro con la pensione di vecchiaia ordinaria, non dovrà far altro che aspettare di raggiungere 67 anni di età. Chi invece deve uscire dal lavoro con la pensione anticipata ordinaria, se donna, bisognerà completare i 41 anni e 10 mesi di contributi versati. Per gli uomini invece bisogna arrivare a 42 anni e 10 mesi di contribuzione.
Cos’è la domanda di certificazione del diritto alla pensione
Entro il mese di maggio invece, chi deve andare in pensione con lo scivolo per lavoro usurante, deve produrre all’INPS la domanda di certificazione del diritto. Infatti bisogna chiedere per tempo all’INPS di sancire il pieno diritto alla pensione di un lavoratore, soprattutto per le misure che sono in deroga ai requisiti ordinari. Come lo è effettivamente lo scivolo usuranti. La pensione in regime usuranti infatti permette di godere di un largo anticipo a chi lavora sulla linea a catena per esempio. Oppure a chi lavora in miniera, nelle cave, o a chi svolge lavoro notturno. Ma se entro il mese di maggio dell’anno precedente quello in cui si completano i requisiti, non si presenta la domanda di certificazione del diritto, i rischi sono tanti. Ecco che si finisce con il rischiare seriamente di perdere mesi di pensione. Se non addirittura di finire fuori dalle dotazioni di cui l’INPS dispone per lo scivolo. Ecco quindi cosa fare nel 2023 per andare in pensione a 61 anni e 7 mesi nel 2024.