Sarà colpa della crisi economica che non permette certo di cambiare auto con facilità. Oppure sarà per le decisioni dei vertici europei, con quella transizione elettrica che porta al bando le auto a gasolio e benzina favorendo le auto elettriche. Che si vendono poco perché costano troppo e perché mancano le infrastrutture, prime tra tutte le colonnine di ricarica. Fatto sta che le fabbriche di automobili, l’industria dell’auto e l’intero settore Automotive è in profonda crisi.
In Italia Stellantis, il colosso nato dalla fusione dei francesi di PSA (Peugeot, Citroen, Opel) con gli italiani di Fiat (FCA, Fiat Chrysler Automobiles) ne è un tipico esempio. Ma non va meglio ad un altro colosso dell’auto, come è la tedesca Volkswagen. Ma dalla Germania c’è una novità che emerge da una intesa che le parti sociali tedesche hanno raggiunto con i vertici della Volkswagen.
Crisi fabbriche auto, stop licenziamenti ma 30.000 posti in meno
Cosa c’è di particolare in una intesa tra sindacati e vertici dell’azienda di Wolfsburg che prevede stranamente ben 35.000 posti di lavoro in meno ma senza alcun licenziamento?
Può sembrare strano ma effettivamente è così. Dopo un lungo negoziato stop a licenziamenti e tagli di personale alla Volkswagen, per il “Miracolo di Natale” come lo hanno ribattezzato gli stessi sindacati. Correva voce di un vero e proprio ridimensionamento del personale anche in Volkswagen come adesso rischia di accadere anche in Italia con Stellantis.
Ma se in Italia è stato il governo che quantomeno ha spuntato la promessa di 2 miliardi di investimento da parte di Elkann, in Germania tutto parte dai sindacati.
Che hanno spuntato un accordo garantisce, almeno allo stato attuale delle cose, non solo lo stop ai licenziamenti ma anche il blocco di un taglio di stipendio che si era pure paventato e il semaforo rosso alle ipotizzate chiusure di alcune fabbriche del gruppo.
La salvaguardia strana in Germania
Come si legge su Automoto.it, l’intesa tra azienda e sindacato ha prodotto la salvaguardia delle 10 fabbriche Volkswagen in Germania e naturalmente dei posti di lavoro. Una intesa di massima che almeno fino al 2030 salva posti di lavoro. Ma i cambi all’orizzonte sono molti.
Perché ai lavoratori è stato chiesto di accettare la rinuncia ad alcuni bonus di cui hanno sempre goduto ed a ridurre la produzione nella metà delle fabbriche tedesche del gruppo.
C’è un qualcosa di innovativo nell’intesa tedesca. Oltre a ridurre la capacità produttiva di cinque fabbriche, si parla di un taglio di personale ma socialmente responsabile. Saranno 35.000 i posti di lavoro che entro il 2030 perderà Volkswagen in Germania. Ma con l’obiettivo di fare lievitate l’efficienza di 15 miliardi di euro.