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Da gennaio 260 euro in più di pensione! ecco perché

Come cambiano le pensioni con i nuovi scaglioni IRPEF, ecco chi guadagna di più.

Continuano ad arrivare buone notizie sulle pensioni perché salgono gli importi percepiti e da percepire per molti pensionati. A dicembre, come si saranno già resi conto molti pensionati, sono stati pagati gli arretrati della perequazione 2023 da gennaio a novembre. Ed il rateo di pensione di dicembre è salito di importo proprio per via della perequazione aggiuntiva 2023. Si tratta della differenza tra il tasso di previsione applicato da gennaio e pari al 7,3% ed il tasso definitivo pari all’8,1%. In pratica, uno 0,8% in più sulla pensione di dicembre con arretrati per i mesi precedenti per la stessa percentuale di aumento. A gennaio invece, le pensioni verranno adeguate al tasso di inflazione sulla base del 5,4% previsto. E sempre con il solito meccanismo a scaglioni. Ma le buone nuove non finiscono qui per le pensioni. Infatti da gennaio 260 euro in più di pensione. E dipende dalle nuove aliquote IRPEF.

Da gennaio 260 euro in più di pensione e dipende dalla nuova IRPEF

Nuovi scaglioni IRPEF, e più soldi per alcuni pensionati nel 2024. Da gennaio 260 euro in più di pensione spetteranno praticamente a tutti i pensionati con assegni superiori a 28.000 euro. Perché nel 2024 vengono ridotti da 4 a 3 gli scaglioni IRPEF che segnano le trattenute IRPEF che l’INPS applica sui cedolini dei pensionati. Nel 2023 gli scaglioni sono:

  • fino a 15.000 euro: 23%
  • tra 15.000 e 28.000 euro: 25%
  • tra 28.000 e 50.000 euro: 35%
  • sopra 50.000 euro: 43%

Nel 2024 il primo scaglione assorbe il secondo, con l’aliquota che resta del 23%. Significa che sulla parte di pensione che eccede i 15.000 euro e fino a 28.000 euro, l’IRPEF vale 2 punti percentuali in meno. Meno trattenute quindi. Il meccanismo di progressività è tale che garantirà un vantaggio di 260 euro a chi percepisce una pensione pari a 28.000 euro esatti, ma anche a chi ne prende una di 50.000 euro ed oltre. C’è da dire che il governo ha deciso di limitare il vantaggio imponendo una sorta di franchigia da 260 euro per le detrazioni che i contribuenti sfruttano sui redditi. ma solo per chi ha pensioni sopra i 50.000 euro. In pratica, escludendo le spese sanitarie e i bonus sulle case, tutte le altre detrazioni produrranno sconti e rimborsi fiscali solo sulla parte eccedente i 260 euro (franchigia). Una soluzione atta a limitare il vantaggio della nuova IRPEF per i pensionati con redditi più elevati.

Esempi pratici di guadagno per i pensionati

Tornando ai soldi in più sulla pensione, ecco i calcoli che spiegano il perché ci sarà chi prenderà da gennaio 260 euro in più di pensione. Chi percepisce pensioni fino a 15.000 euro, pagava il 23% di Irpef e continuerà a farlo. Chi ha una pensione da 16.000 euro, sui primi 15.000 pagherà sempre il 23%, cioè 3.450 euro. Ma sulla parte eccedente, cioè fino a 16.000 euro (1.000 euro), anziché pagare 250 euro, pagherà 230 euro. Sono 20 euro di recupero da minore imposizione fiscale. Recupera 100 euro invece chi ha una pensione da 20.000 euro lordi (su 5.000 euro dal 25% al 23%). E come detto, per pensioni da 28.000 euro esatti, 260 euro di recupero. Che è lo stesso per pensioni da 30.000, 35.000, 40.000 euro ed oltre. Solo sopra i 50.000 euro c’è il rischio di non godere del vantaggio se ci sono detrazioni da recuperare ed ora assoggettate a franchigia. Ma se il pensionato che ha una pensione da 100.000 euro lordi all’anno, se ha solo spese sanitarie da scaricare, non subirà il taglio delle detrazioni, recuperando anche lui 260 euro.