L’aumento del costo della vita produce degli effetti positivi sui salari dei lavoratori dipendenti così come sulle pensioni. In effetti l’aumento del costo della vita, che altri non è che l’inflazione calcolata dall’Istat, è arrivata a dei livelli record. Alcuni lavoratori però si avvantaggeranno di questo in termini di stipendio percepito. E tra questi inevitabilmente anche badanti e colf. E ciò che succederà a questi lavoratori domestici finirà con l’impattare in maniera determinante sui bilanci delle famiglie italiane che hanno necessità di questo genere di lavoratori.
Buste paga più alte per i lavoratori domestici, e per le famiglie 125 euro in più al mese di spesa
Come prassi anche gli stupendi gli delle badanti vengono adeguati annualmente con il meccanismo della perequazione. In pratica si aumentano gli stipendi per contenere l’impatto dell’inflazione sul potere di acquisto degli stessi stipendi. E se record è l’inflazione, da record sarà anche l’aumento di stipendio che riceveranno badanti, colf e lavoratori del settore. E come dicevamo un aumento che finirà con il far spendere molto di più alle famiglie. Si parla infatti di cifre prossime ai 2.000 euro in più all’anno. Nello specifico per determinati lavoratori del settore domestico, come badanti e colf, si potrà arrivare anche a 125 in più al mese.
Aumenti dell’8% minimo? Ecco la verità per le badanti
Entro il 20 dicembre dovrebbe essere convocata la commissione che ogni anno delibera i nuovi minimi salariali. Intervengono in genere tutte le organizzazioni sindacali più rappresentative per la parte dei lavoratori dipendenti. Ed intervengono pure le associazioni dei datori di lavoro, anche in questo caso, quelle più rappresentative. L’inflazione galoppa, come si legge in un articolo di approfondimento del sito “Tgcom24”. Oggi è pari all’11% e la tendenza è a salire. Basterà calcolare l’80% di questo tasso, per capire di quanto dovrebbe salire lo stipendio minimo per le badanti. Infatti l’incremento del minimo tabellare dovrebbe essere in misura pari all’80% del tasso di inflazione registrato. Occorrerà attendere l’incontro classico al Ministero del Lavoro per visionare le nuove tabelle. E noi di “Pensioni&Fisco” saremo come al solito i primi a darne notizia.