Da gennaio pensioni e indennità super per anziani e invalidi Da gennaio pensioni e indennità super per anziani e invalidi

Da gennaio pensioni e indennità super per anziani e invalidi

In arrivo da gennaio 850 euro in più oltre alle pensioni per anziani invalidi con assegno di accompagnamento.

Che le pensioni troppo basse per una vita normale siano molto diffuse in Italia non è un segreto. Gli aumenti che i pensionati troveranno a gennaio sono poca cosa e saranno di pochi euro. Eppure ci sono delle novità che, anche se limitate a determinate categorie, potrebbero tornare utili per rendere più dignitosa la vita di anziani e invalidi. Infatti a conti fatti ecco entrare in azione il decreto anziani con dentro una novità importante che si va ad aggiungere a trattamenti che da sempre sono a favore di questi soggetti. Rendendo ciò che è possibile incassare ogni mese molto più corposo rispetto all’attualità.

Da gennaio pensioni e indennità super per anziani e invalidi

Tra i fragili o vulnerabili, come si chiamano oggi i soggetti che lo Stato mette in un elenco di persone a cui dare sostegno ci sono senza dubbio gli invalidi gravi che allo stesso tempo sono anziani. Nello specifico parliamo di anziani over 80, con una invalidità al 100%, con difficoltà a svolgere le comuni attività della vita quotidiana o a deambulare, a tal punto da rientrare tra i beneficiari dell’indennità di accompagnamento.
Questi soggetti sono adesso dentro una nuova misura che si chiama assegno di assistenza. E non è una misura sostitutiva di quelle che un anziano in queste condizioni prende già oggi. Si tratta di uno strumento che si cumula con i precedenti. E vale 850 euro al mese. Presto si potranno presentare le domande, perché il provvedimento è già ufficializzato e non è collegato alla legge di Bilancio.

La novità parte dal Decreto Anziani del governo Meloni

Il governo Meloni ha introdotto per il 2025 un nuovo strumento assistenziale che si chiama assegno di assistenza e che vale 850 euro al mese
Per anziani che sono pure invalidi gravi è un concreto aiuto per munirsi delle risorse necessarie affinché l’assunzione di una badante, o i servizi di strutture adibite all’assistenza, possano diventare un qualcosa che più facilmente si può sfruttare. Perché se c’è un problema che hanno questi soggetti molto spesso è l’impossibilità di far fronte alle spese per l’assistenza, con le prestazioni che già prendono. A volte non bastano le pensioni incassate, anche come invalidi, e non basta l’indennità di accompagnamento per sostenere delle spese per le badanti che tra stipendi, contributi e spese accessorie il più delle volte supera i 1.600 euro al mese. Ecco quindi che con il Decreto Legislativo numero 29/2024, cioè con il già citato Decreto Anziani, viene varato un voucher da 850 euro al mese.

Ecco come funziona l’assegno di assistenza in aggiunta alle pensioni e all’accompagnamento

Voucher significa un buono, che non può essere tramutato in denaro contante e che non pertanto non è una aggiunta alle pensioni e alle prestazioni percepite, ma è solo un buono con cui pagare la badante o qualcosa di simile. Tanto è vero che già adesso c’è chi lo chiama semplicemente bonus badanti. L’assegno di assistenza da 850 euro è indirizzato ad anziani con oltre 80 anni di età, ma a condizione che siano invalidi non autosufficienti che per via della loro condizione necessitano dei servizi di una badante o di quelli di aziende specializzate nei servizi di assistenza.
Naturalmente la misura ha dei limiti a livello reddituale e patrimoniale. Perché è destinata a chi a conti fatti non si può permettere questo genere di servizi. Infatti è necessario che il diretto interessato deve essere in possesso di un ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro. E l’ISEE naturalmente sarà quello che i cittadini andranno a richiedere tramite la DSU a partire proprio da gennaio prossimo. Un ISEE che fa riferimento alla situazione reddituale e patrimoniale di una famiglia relativamente all’anno 2023. L’ISEE che è in possesso dei contribuenti oggi infatti scade il 31 dicembre 2024. E parlando di ISEE in corso di validità è evidente che chi non lo rinnova non potrà avere accesso a questa misura.

Ricapitolando ecco 850 euro al mese di assegno di assistenza, in aggiunta all’indennità di accompagnamento che, in attesa degli aumenti minimi del 2025, oggi vale 531,76 euro al mese.