Pensioni quota 84 Pensioni quota 84

Da opzione donna a quota 84, ecco la pensione che nessuno aspettava

Ecco cosa cambierebbe rispetto ad opzione donna con il varo della pensione quota 84.

Sembrava tutto ormai in dirittura di arrivo, tutto fatto e senza possibilità di ripensamenti. Anche se con mille polemiche, sembrava che il governo avesse chiuso la partita del pacchetto pensioni della legge di Bilancio. Le ultime indiscrezioni davano confermate quota 103, l’Ape sociale e opzione donna. Soprattutto per opzione donna, la proroga al 2024 era circondata da scetticismo, perché era una proroga “tout court” rispetto alla versione odierna di opzione donna. Una versione che già nel 2023 ha portato con se polemiche e critiche. E invece adesso ecco una novità che potrebbe cambiare di molto la situazione per le lavoratrici che puntano ad una uscita anticipata dal mondo del lavoro.

Da opzione donna a quota 84, ecco la pensione che nessuno aspettava

Opzione donna in origine consentiva di andare in pensione alle lavoratrici dipendenti con 58 anni di età e 35 anni di contributi, mentre alle autonome con 59 anni di età e sempre con 35 anni di contributi. I requisiti andavano completati entro la fine dell’anno precedente quello della richiesta di pensionamento e bisognava attendere 12 mesi di finestra per la prima decorrenza utile della prestazione. La versione 2023 di opzione donna invece ha ridotto la platea a sole 4 categorie di lavoratrici. E così con 58 anni di età e 35 di contributi completati entro il 31 dicembre del 2022, nel 2023 possono lasciare il lavoro le licenziate, le assunte in aziende con tavoli di crisi aperti al Ministero, le invalide con due o più figli avuti e le caregivers, sempre con 2 o più figli avuti. Invece con 59 anni di età e 35 di contributi, uscita concessa solo a caregivers e invalide con un solo figlio. Senza figli, invalide e caregivers possono accedere ad opzione donna con 60 anni di età e 35 anni di contributi. La proroga nella legge di Bilancio, che estende opzione donna a tutto il 2024 e con requisiti da centrare entro la fine del 2023, portava l’unica novità dell’azzeramento del requisito dei figli. Alle 4 categorie prima citate, opzione donna diventava fruibile a 58 anni di età e 35 anni di contributi, senza distinzioni.

La nuova quota 84, meglio o peggio di opzione donna?

Adesso però si mette in discussione l’intera misura, a tal punto che si pensa per esempio, di passare da opzione donna a quota 84. In pratica si consentirebbe alle lavoratrici di accedere alla pensione a 64 anni con solo 20 anni di contributi. Non certo una novità, perché di fatto sarebbe una estensione intera della pensione anticipata contributiva a tutte le donne e non solo alle lavoratrici che hanno il primo contributo versato dopo il 31 dicembre 1995. Perché per queste ultime nulla cambierebbe. La misura già oggi per loro esiste e si chiama pensione anticipata contributiva. Solo per quante hanno iniziato a versare prima del 1996, la misura diventerebbe fruibile a condizione di accettare il ricalcolo contributivo della prestazione.