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Dall’Agenzia delle Entrate 399 euro di rimborso e 2.100 euro di spesa agevolata e c’entra la Legge 104

Di agevolazioni fiscali il sistema italiano è pieno. Alcune però rischiano di non essere sfruttate a pieno dal momento che alcuni non sanno di poterle sfruttare.
Forse qualcuno può aver dimenticato di presentare il modello 730. Ed a questo c’è una soluzione visto che scade il 30 settembre e quindi si può ancora ovviare.

Ma c’è anche chi lo ha presentato e magari ha dimenticato di inserire alcune spese sostenute o alcune voci che possono garantire un vantaggio fiscale. Oggi per esempio analizziamo la possibilità di recuperare su una spesa da 2.100 euro (che è il massimo consentito), un rimborso da 399 euro.

E questo rimborso arriva, per chi presenta la dichiarazione senza sostituto, direttamente sul conto corrente a dicembre. Quindi, dall’Agenzia delle Entrate 399 euro di rimborso e 2.100 euro di spesa agevolata, ma per chi?

Dall’Agenzia delle Entrate 399 euro di rimborso e 2.100 euro di spesa agevolata e centra la Legge 104

L’argomento è di interesse diffuso visto che parliamo di soggetti che sono dentro il perimetro delle agevolazioni relative alla Legge 104 e loro familiari. Con questa Legge lo Stato italiano prevede diverse agevolazioni e tra queste anche una che entra di diritto tra quelle più vantaggiose in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Parliamo infatti della possibilità di avere un rimborso di ben 399 euro per quelle persone che hanno problematiche di carattere fisico o psichico e che hanno bisogno di assistenza. Si tratta di soggetti affetti da disabilità che causano una riduzione della capacità lavorativa ma anche una riduzione della possibilità di svolgere le consuete azioni della vita quotidiana senza l’ausilio di un accompagnatore.

Nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) sono elencate tutte le spese detraibili che un contribuente può inserire nel modello 730. E se quelle sanitarie, gli interessi sui mutui, le spese assicurative o quelle di istruzione sono di dominio comune e facilmente riconoscibili, meno lo sono altre particolari detrazioni. Forse una di queste è proprio la possibilità di scaricare anche le spese sostenute per la badante.

Agevolazioni fiscali anche per le spese di assistenza, ecco come fare

L’agevolazione di cui parliamo prevede la facoltà del contribuente interessato (sia esso l’invalido o il familiare che ha l’invalido a carico e sostiene la spesa) di scaricare il 19% della spesa per la badante. E fino al massimo di 2.100 euro che genera quindi il rimborso da 399 di cui parliamo.

L’agevolazione prevede due requisiti fondamentali per essere sfruttata. Innanzi tutto la non autosufficienza del soggetto deve essere collegata alla patologia di cui soffre. Pertanto deve essere riportata nel verbale della commissione medica delle ASL che ha certificato il grado di invalidità del soggetto. Inoltre il reddito del contribuente non deve essere superiore a 40.000 euro annui per poter godere di questa agevolazione.

Dentro questa detrazione, oltre alle spese per la badante, anche quelle per la casa di riposo per esempio. Ma in questo caso si può scaricare solo la parte di spesa per la RSA, che riguarda il lato sanitario del ricovero e non quello assistenziale.

Come arriva il rimborso di 399 euro per chi è senza sostituto di imposta

Inserendo questa spesa nel modello 730 il rimborso può essere erogato direttamente in busta paga se il dichiarante nel 730 è un lavoratore dipendente. Ma solo se inserisce i dati del suo datore di lavoro come sostituto di imposta.

Rimborso che arriva con il cedolino della pensione se il dichiarante è un pensionato che indica l’INPS come sostituto di imposta. Invece chi oggi è privo di datore di lavoro ed è senza pensione, o chi non ha un sostituto di imposta, può presentare il 730 senza sostituto.

Ha tempo fino al 30 settembre. In questo modo inserirà la spesa su cui godere del 19% di rimborso. E i 399 euro arrivano sul conto corrente indicato all’Agenzia delle Entrate tramite IBAN. In genere entro la fine dell’anno.