Sono molte le agevolazioni che possono essere sfruttate dai disabili con la legge 104. Ed anche nel 2025 saranno disponibili. Nel perimetro delle agevolazioni fiscali per i disabili, ecco che ci sono delle possibilità che nel 2025 andranno sfruttate e che fanno riferimento al 2024. Infatti sono davvero tante le spese che se collegate alle disabilità, possono essere scaricate dai redditi. In modo tale da pagare meno tasse.
Anche se la materia fiscale è oggetto ultimamente di variazioni e cambiamenti, per scaricare fino a 2.100 euro di spesa recuperando il 19% di quanto speso, c’è ancora la possibilità. Ma di cosa si tratta e di che genere di spese parliamo? Ecco come prepararsi al 2025 per recuperare fino a 399 euro di sgravio fiscale.
Che per chi non ha imposta in eccedenza da pagare può significare ricevere dall’Agenzia delle Entrate un rimborso direttamente sul conto corrente.
Dall’Agenzia delle Entrate un rimborso direttamente sul conto corrente da 399 euro per questi invalidi
Per i contribuenti che sono dentro il perimetro delle agevolazioni relative alla Legge 104 o per i loro familiari, lo Stato italiano prevede diverse agevolazioni fiscali. Parliamo come detto in premessa degli invalidi dentro la legge 104. Agevolazioni che si possono sfruttare in prima persona o che possono sfruttare i familiari dell’invaqqlido se i primi hanno a carico fiscalmente il secondo.
Per recuperare una parte delle spese sostenute lo strumento è la dichiarazione dei redditi. E nel 2025 sarà il momento di recuperare quanto speso nel 2024.
Infatti è possibile ottenere un rimborso di 399 euro direttamente sul conto corrente e direttamente dall’Agenzia delle Entrate per chi presenta il modello 730 senza sostituto d’imposta. Una possibilità per chi è affetto da menomazioni e patologie sia psichiche che fisiche e che causano una riduzione della capacità lavorativa o una riduzione della possibilità di svolgere le consuete azioni della vita quotidiana senza l’ausilio di un accompagnatore.
Come ricevere il rimborso nel 2025
In base ai dettami del Testo Unico delle Imposte sui Redditi un invalido o il familiare che lo ha a carico fiscalmente, può inserire nel modello 730 le spese sostenute per la badante. Fino a scaricare il 19% della spesa sostenuta per la badante ed entro il tetto massimo di 2.100 euro. Quindi con un ristoro massimo di 399 euro.
Per rientrare in questo beneficio è necessario che il reddito del contribuente che porta in detrazione questa spesa è al di sotto di 40.000 euro. Oltre alle spese per la badante, nel novero di quelle da scaricare rientrano per esempio anche quelle per il ricovero nelle RSA, ma solo per la parte di spesa legata all’assistenza e non alle cure sanitarie che sono già a carico dello Stato.
Come funzionano i rimborsi dal modello 730
Chi scarica la spesa può scegliere come ricevere il rimborso. Se presenta il modello 730 indicando il datore di lavoro lo riceverà direttamente in busta paga. Il datore di lavoro funge quindi da sostituto di imposta. Se l’interessato è un pensionato lo riceverà direttamente nel rateo di pensione previsto.
Invece come detto senza indicare un sostituto d’imposta il rimborso arriva sul conto corrente per chi ha segnalato all’Agenzia delle Entrate un IBAN. E lo riceverà a dicembre del 2025. Se invece non sono state comunicate le coordinate bancarie il rimborso arriva tramite assegno vidimato, sempre a dicembre o al più entro il mese di marzo successivo.